Vi sono situazioni in cui per un istante non riconosciamo chi ci sta accanto, in cui lidentità dellaltro si cancella, mentre, di riflesso, dubitiamo della nostra. Questo avviene anche allinterno di una coppia anzi, soprattutto in una coppia, perché chi ama teme sopra ogni altra cosa di «perdere di vista» lessere amato. Con la sua arte stupefacente della dilatazione e variazione dellattimo significativo, Kundera ha fatto di questa situazione, con il vago senso di panico che ad essa si accompagna, il tessuto stesso del suo nuovo romanzo. Qui la brevità si congiunge allintensità e un istante di smarrimento segna lavvio di una vicenda labirintica nel corso della quale il lettore sarà costretto a varcare più volte la frontiera fra il reale e lirreale o fra ciò che accade nel mondo esterno e ciò che una mente elabora in solitudine. Soltanto Kundera, fra gli scrittori di oggi, poteva riuscire a trasformare una percezione così segreta e sconcertante in materia romanzesca e a farne uno dei suoi libri più alti, dolorosi e illuminanti. E infine, a sorpresa, un romanzo damore. Questa edizione dellIdentità è la prima al mondo.
Nel giugno del 1967, poco dopo la lettera aperta di Solženicyn sulla censura nell’Urss, si tiene in Cecoslovacchia il IV Congresso dell’Unione degli scrittori. Un congresso diverso da tutti i precedenti – memorabile. Ad aprire i lavori, con un discorso di un’audacia limpida e pacata, è Milan Kundera, allora già autore di successo. Se...
Premesse di Jacques Rupnik e Pierre Nora
Traduzione di Giorgio Pinotti
Gettare una luce sui problemi più seri e al tempo stesso non pronunciare una sola frase seria, subire il fascino della realtà del mondo contemporaneo e al tempo stesso evitare ogni realismo – ecco La festa dell'insignificanza. Chi conosce i libri di Kundera sa che il desiderio di incorporare in un romanzo una goccia di «non serietà» non è cosa...