Scrisse una volta la Bachmann: «Siccome nel Buon Dio di Manhattan tutte le questioni si risolvono nellunica questione dellamore tra uomo e donna, che cosa sia questamore, come si svolga, e quanto piccolo, o quanto grande possa essere, si potrebbe dire: ma questo è un caso limite ... Ora, però, in ogni situazione amorosa più quotidiana, si cela il caso limite ... perché in tutto quello che facciamo, pensiamo e sentiamo, talvolta vorremmo andare fino alle estreme conseguenze». I due amanti rinchiusi in camere provvisorie dei piani alti di Manhattan sperimentano dunque qualcosa che va contro lordine, se è vero che «lamore sta nel lato oscuro del mondo» ed è «più dannoso di qualsiasi misfatto, di qualsiasi eresia». Sperimentano un «altro stato», una «contro-era» e ci fanno pensare a Ulrich e Agathe dellUomo senza qualità di Musil. Nel Buon Dio di Manhattan circola uneuforia irragionevole, una lieve ebbrezza delle parole che «tocca il cuore» (Werner Weber). La forma del radiodramma si rivelò altamente congeniale alla Bachmann: divenne per lei un puro tessuto di voci, lirico e sarcastico, sottratto alle convenzioni della scena. Questo volume raccoglie per la prima volta tutti i suoi radiodrammi: dal più celebrato, che è Il buon Dio di Manhattan (1958), a Le cicale, evocazione di unisola di naufraghi dove si può riconoscere dietro il velo delle immagini Ischia degli anni Cinquanta, e Un negozio di sogni, che apparve postumo.
«È l'estate più bella della mia vita e, dovessi campare cent'anni, queste resteranno per me la primavera e l'estate più belle. Della pace non si avverte un gran che, dicono tutti, ma per me è pace, pace!». Così scrive nel suo diario una Bachmann diciottenne alla capitolazione del Terzo Reich. Un diario salvato dall'oblio, di stupefacente intensità,...
Il libro Franza «non è solo un viaggio attraverso una malattia. Cause di morte, tra queste rientrano anche i delitti. Questo è un libro che parla di un delitto ... Esso tenta di far conoscere, di ricercare qualcosa che non è scomparso dal mondo. Oggi è soltanto infinitamente più difficile commettere delitti, ecco perché questi delitti sono tanto sublimi...