SINOSSI

Quando, nel 1958, Rodolfo Wilcock si stabilì in Italia, aveva già pubblicato a Buenos Aires sei raccolte di liriche e vi era noto come un giovane scrittore della cerchia di J.L. Borges. Allora, in brevissimo giro di tempo, Wilcock cambiò insieme lingua e pelle: e riapparve come un poeta che immetteva nella lirica italiana un inaudito timbro agrodolce, una maestria alessandrina, una capacità di sprezzatura tale da spingerlo – una volta «letti tutti i libri» – a tentare le rime più antiche, più elementari, più proibite. Come Kavafis, come Penna, Wilcock è stato uno dei rari poeti moderni che abbiano saputo comporre un canzoniere d’amore (si veda lo stupendo Epitalamio o l’Italienisches Liederbuch). Come il suo maestro Borges, Wilcock ha talvolta scelto di enunciare in versi i più acuminati aforismi, così reinventando una sua poesia gnomica. Letta oggi in questo volume, che la comprende in tutto l’arco, da Luoghi comuni (1961) sino a un gruppo di limpide poesie postume (e con l’aggiunta di una scelta dalle Poesie spagnole), l’opera poetica di Wilcock in italiano apparirà come la zona più segreta e felice di una multiforme attività di scrittore: appartata, fuori da ogni ‘linea’, naturalmente elegante, alleggerita da sempre di ogni zavorra ideologica (l’amato Wittgenstein serviva a Wilcock come barriera contro la banalità mentale), essa testimonia di una rara sapienza letteraria e di una ancor più rara saggezza psicologica, quella che «non è un dono degli anni / bensì una qualità aristotelica / che si ha o non si ha fin dalla nascita, / un equilibrio fra il fattibile e l’impossibile, / una conoscenza previa alla conoscenza». Ed era appunto quella saggezza che permetteva a Wilcock, sempre parlando con le sue parole, una «gioiosa e melanconica accettazione / dell’umana effimera fantastichezza».

Volumi dello stesso autore
J. Rodolfo Wilcock

Il libro dei mostri

«Wilcock si diverte a mandare a gambe all'aria tutto quanto»: sotto la caustica ferocia dei suoi attacchi crollano frasi fatte, luoghi comuni, banalità e ideologie.
Fabula, 344
2019 / pp. 143 / € 17,00  € 16,15
Fabula, 344
2019 / pp. 143 / € 17,00  € 16,15
Altre edizioni
J. Rodolfo Wilcock

Lo stereoscopio dei solitari

L’universo di uno scrittore per il quale il «fantastico» era come l’aria che respirava.
gli Adelphi, 517
2017 / pp. 181 / € 12,00  € 11,40
gli Adelphi, 517
2017 / pp. 181 / € 12,00  € 11,40
Altre edizioni
J. Rodolfo Wilcock

La sinagoga degli iconoclasti

«Una rocambolesca galleria di trentasei personaggi fantastici» (Franco Marcoaldi).
gli Adelphi, 458
2014 / pp. 216 / € 12,00  € 11,40
gli Adelphi, 458
2014 / pp. 216 / € 12,00  € 11,40
Altre edizioni
J. Rodolfo Wilcock

I due allegri indiani

Nel 1973, quando apparve da Adelphi I due allegri indiani, l’aggettivo demenziale non era ancora entrato nel lessico della critica italiana, né letteraria né cinematografica né musicale: il primo film dei Monty Python sarebbe stato distribuito solo un anno dopo, Hellzapoppin’ e La guerra lampo dei fratelli Marx erano noti a una...
Fabula, 230
2011 / pp. 297 / € 19,00  € 18,05
Fabula, 230
2011 / pp. 297 / € 19,00  € 18,05
Altre edizioni
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