SINOSSI

Esiste, certamente, una felicità natalizia – ma essa è intrecciata indissolubilmente a una «infelicità natalizia». Ogni vera festa è gioiosa e angosciosa – e perderebbe senso se uno solo dei suoi elementi prevalesse sino a far dimenticare l’altro. Mai questo appare con evidenza così provocatoria come per il Natale, poiché «si sa che al Natale non si dà fuga; in nessun modo».
Anni fa (non sappiamo con certezza quando) Manganelli cominciò a scrivere e portò a termine questo libro, senza farne parola a nessuno. Oggi, ritrovato fra le sue carte, Il presepio ci appare come una importante scoperta: un viaggio sfrenato all’interno della festa per eccellenza. Dopo un magistrale inizio, che illumina l’ambiguità del Natale, con quel senso di inquietudine e angoscia che è il contrappunto della dichiarata euforia, Manganelli prende il coraggio a due mani e decide di iscriversi al presepio, poiché il Natale, che è anche una cigolante macchinazione cosmica, in quanto tale «secerne da sé uno spettacolo, ha personaggi, un paesaggio, luminarie, talora musiche» – e dunque «è lecito affermare, è, diciamo, buona critica affermare che il Natale non è tanto la festa del bambino, o che altro sia, ma una rappresentazione nella quale tutti i personaggi hanno uguale necessità, dal maggiordomo all’imperatore». Così vedremo l’autore trasmigrare nelle figure di cartapesta, diventare «un sodale della Madre, del Padre, del Pastore uno, del Pastore due, della Pastorella, della Vecchietta, del Ruscello, del Bue, dell’Asino, e di quant’altri vorrà accorrere alla celebrazione dell’inizio del Significato». Quale migliore occasione per un teologo-narratore quale fu Manganelli? Così il presepio diventa un vortice fantastico, dove ci trascina una prosa che rare volte è stata altrettanto perfetta.

Volumi dello stesso autore
Giorgio Manganelli

Emigrazioni oniriche

La critica come letteratura generata dalle arti.
A cura di Andrea Cortellessa
Biblioteca Adelphi, 749
2023 / pp. 348 / € 24,00  € 22,80
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Altre concupiscenze

«Lo scrittore è insieme futile e fatale; non prende nulla dal mondo, giacché, senza lo scrittore, il mondo è un caos di oggetti senza nome» (G. Manganelli).
A cura di Salvatore Silvano Nigro
Biblioteca Adelphi, 728
2022 / pp. 227 / € 20,00  € 19,00
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Concupiscenza libraria

Irresistibili scorribande fra ogni genere di pagine scritte.
A cura di Salvatore Silvano Nigro
Biblioteca Adelphi, 708
2020 / pp. 454 / € 24,00  € 22,80
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Esiste Ascoli Piceno?

Con 10 cartoline di Tullio Pericoli
Biblioteca minima, 77
2019 / pp. 43 / € 7,00  € 6,65
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