Basta leggere le prime righe di questo racconto dove si staglia la Napoli di fine Settecento, «raccolta entro un silenzio incantato» e simile a uno «squisito villaggio» per respirare laria lieve ed esaltante del Cardillo. E limpressione di una stretta affinità fra i due testi diventa certezza non appena facciamo conoscenza con la tredicenne Florida, che nel «diamante doloroso» del volto, di lunare bianchezza, reca le stimmate degli esseri appartenenti a un mondo celeste e inviolabile, che forse vivono qui sulla terra solo «per scommessa o per scherzo». Per di più Florida, così preziosa da sembrare irreale o sovrumana, è il frutto della triste unione dello scultore belga De Gourriex con la fredda figlia del guantaio don Mariano Civile, Ferrantina, che dopo la morte del marito e la rovina della prospera azienda paterna si è ritirata in due stanzette sui fioriti gradoni di Chiaia. Lindubbia parentela col Cardillo, tuttavia, non deve trarre in inganno: benché rimasta inedita, la storia «un po magica» di Florì e del suo sconfinato amore per il pallido e assorto principe Cirillo, nipote del re storia, insieme, di unintesa che precede i loro incontri e la loro stessa nascita , non è né un abbozzo né un semplice incunabolo del romanzo: è unopera compiuta, di fulgida bellezza. E il dolore che la pervade «antico» e «caro» come ciò che amiamo ed è già, da sempre, perduto è destinato, non diversamente dalla voce del Cardillo, a non lasciarci mai più.
Più volte nei suoi interventi pubblici Anna Maria Ortese ha denunciato i delitti dell'uomo «contro la Terra», la sua «cultura d'arroganza», la sua attitudine di padrone e torturatore «di ogni anima della Vita». E lo ha fatto pur nella consapevolezza che il suo grido d'allarme sarebbe stato accolto con impaziente condiscendenza da chi sembra ignorare che ciò...
Hemingway era «un pezzo di cielo, e una fitta di sole» scriveva Anna Maria Ortese nel luglio del 1961 commentando limprovvisa scomparsa di colui che le sembrava appartenere ad anni «non ancora macchiati da carneficine o tumefatti in ghiacci spaventosi» e a una generazione di padri-leoni dalla «santità animale», estranei a una intelligenza «che...