SINOSSI

La vita che Emmanuel Carrère racconta, questa volta, è proprio la sua: trascorsa, in gran parte, a combattere contro quella che gli antichi chiamavano melanconia. C’è stato un momento in cui lo scrittore credeva di aver sconfitto i suoi demoni, di aver raggiunto «uno stato di meraviglia e serenità»; allora ha deciso di buttare giù un libretto «arguto e accattivante» sulle discipline che pratica da anni: lo yoga, la meditazione, il tai chi. Solo che quei demoni erano ancora in agguato, e quando meno se l’aspettava gli sono piombati addosso: e non sono bastati i farmaci, ci sono volute quattordici sedute di elettroshock per farlo uscire da quello che era stato diagnosticato come «disturbo bipolare di tipo II». Questo non è dunque il libretto «arguto e accattivante» sullo yoga che Carrère intendeva offrirci: è molto di più. Vi si parla, certo, di che cos’è lo yoga e di come lo si pratica, e di un seminario di meditazione Vipassana che non era consentito abbandonare, e che lui abbandona senza esitazioni dopo aver appreso la morte di un amico nell’attentato a «Charlie Hebdo»; ma anche di una relazione erotica intensissima e dei mesi terribili trascorsi al Sainte-Anne, l’ospedale psichiatrico di Parigi; del sorriso di Martha Argerich mentre suona la polacca Eroica di Chopin e di un soggiorno a Leros insieme ad alcuni ragazzi fuggiti dall’Afghanistan; di un’americana la cui sorella schizofrenica è scomparsa nel nulla e di come lui abbia smesso di battere a macchina con un solo dito – per finire, del suo lento ritorno alla vita, alla scrittura, all’amore. Ancora una volta Emmanuel Carrère riesce ad ammaliarci, con la «favolosa fluidità» della sua prosa («Le Monde») e con quel tono amichevole, quasi fraterno, che è soltanto suo, di raccontarsi quasi che si rivolgesse, personalmente, a ciascuno dei suoi lettori.

Una vita che è la sua, questa volta: trascorsa, in gran parte, a combattere contro «la volpe che gli divora le viscere» – quello che Baudelaire chiamava lo spleen.

Volumi dello stesso autore
Emmanuel Carrère

Un romanzo russo

Il «romanzo familiare» di Carrère – quello in cui, intrecciando generi e fili narrativi diversi, l’autore fa i conti con un retaggio «di paura e di vergogna».
Traduzione di Lorenza Di Lella e Maria Laura Vanorio
gli Adelphi, 672
2023 / pp. 283 / € 13,00  € 12,35
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Altre edizioni
Emmanuel Carrère

V13

Un viaggio al termine dell’orrore e della pietà raccontato con lucida empatia, senza un’ombra di enfasi o di lirismo, dall’autore dell’Avversario.
Postfazione di Grégoire Leménager
Traduzione di Francesco Bergamasco
La collana dei casi, 147
2023 / pp. 267 / € 20,00  € 19,00
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La collana dei casi, 147
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Altre edizioni
Emmanuel Carrère

Io sono vivo, voi siete morti

Un viaggio nella mente di Philip K. Dick.
Traduzione di Federica e Lorenza Di Lella
gli Adelphi, 652
2022 / pp. 373 / € 14,00  € 13,30
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Altre edizioni
Emmanuel Carrère

La settimana bianca

La storia di un bambino che vive sotto il peso dei suoi incubi – e vedrà materia-lizzarsi il più orrendo che si possa immaginare.
Traduzione di Maurizia Balmelli
gli Adelphi, 618
2021 / pp. 139 / € 12,00  € 11,40
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gli Adelphi, 618
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