Mai come nel Sentiero nel bosco Stifter ha suffragato lintuizione di Thomas Mann, che lo definisce «segretamente audace». Di fatto, questa storia damore fra un ipocondriaco, raffigurato con fulminante ironia, e una «fanciulla del bosco» che gli appare offrendo fragole selvatiche (e potrebbe egualmente trattarsi di una driade o di altro essere mitologico), proprio con la sua delicata, implacabile attenzione a ogni minima parvenza della natura e con il suo intatto riserbo sugli eventi psicologici, riesce a creare una tensione erotica altissima e a nessunaltra somigliante, così come lopera intera di Stifter si staglia solitaria, simile a un mite macigno, al centro della grande narrativa ottocentesca. Il sentiero nel bosco è stato pubblicato per la prima volta nel 1845.
Due sorelle si presenta come racconto di nobili amicizie. Anzitutto quella fra Otto Falkhaus, il giovane protagonista – un tempo sognatore, e dilettante di violino, ora ereditiere e illuminato agricoltore –, e Franz Rikar, un uomo infelice, nerovestito e pallido, che tutti chiamano Paganini. Iniziato in un albergo di Vienna, il sodalizio condurrà Otto in Italia, alla ricerca dell’amico.
Cristallo di rocca (1853) è la storia di due bambini sperduti fra i ghiacci in una tempesta di neve, alla vigilia di Natale. Avanzano «con la tenacia e il vigore che hanno i bambini e gli animali, perché non sanno ciò che li attende e quando le loro energie saranno esaurite». Ma un paesaggio sempre più estraneo e impenetrabile li avvolge, come una sterminata, candida...