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Manlio Sgalambro

Dialogo teologico

Piccola Biblioteca Adelphi, 301
1993, pp. 90
isbn: 9788845909610

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SINOSSI

Sgalambro definisce questo scritto «una piccola macchina che smonta il concetto di Dio sino al suo scheletro». Diviso in due parti – la prima di soliloquio, inteso come «via regia della filosofia», e qui dedicato a un insolente e vigoroso autoritratto speculativo, che poi si diparte in «falso dialogo» –, questo breve testo sembra uscire dalle pieghe più nascoste della teologia medievale, là dove l’ossessiva attenzione a quella «massa d’essere» che è chiamata Dio aveva fatto crescere le piante avvelenate dell’avversione e della diffidenza: in breve, aveva allevato l’empietà all’ombra della scienza di Dio. Sgalambro rovescia brutalmente alla luce questo remoto e tenebroso passato con un gesto quanto mai moderno, possibile soltanto a partire da Schopenhauer – e che colpisce ben più a fondo le molli filosofie secolari oggi diffuse per il mondo che non l’aspra e antica sapienza teologica. «Ma uomo giusto è chi sa questo: che egli deve ‘annullare’ Dio quotidianamente affinché la misura dell’eterna giustizia quotidianamente si compia».

Volumi dello stesso autore
Manlio Sgalambro

Della misantropia

«I più alti spiriti, se così vogliamo chiamarli, sono stati misantropi» osserva Sgalambro in questo suo ultimo libro. «L'Idea» infatti «è raggiungibile solo in uno stato di misantropia. Il misantropo non vede più l'uomo, la cui carne detesta, ma l'Idea dell'uomo». Scortato da questo presupposto, il filosofo prosegue qui il suo cammino solitario attraverso...
Piccola Biblioteca Adelphi, 631
2012 / pp. 128 / € 13,00  € 12,35
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Manlio Sgalambro

Del delitto

«Se è vero che le vicende della sua vita sono parte integrante dell’importanza di Socrate, si deve comunque dare tutto il rilievo possibile al fatto che egli morì assassinato» dichiara perentoriamente Manlio Sgalambro. Tuttavia Platone «omette pietosamente quella parola», e dal canto suo Nietzsche afferma – certo a ragione – che «Socrate volle...
Piccola Biblioteca Adelphi, 588
2009 / pp. 182 / € 13,00  € 12,35
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Manlio Sgalambro

La conoscenza del peggio

«All’uomo non conviene considerare, riguardo a se stesso e riguardo alle altre cose, se non ciò che è l’ottimo e l’eccellente; e inevitabilmente dovrebbe conoscere anche il peggio, giacché la conoscenza del meglio e del peggio è la medesima» dice Platone in un passo del Fedone. Tuttavia, aggiunge Sgalambro, la filosofia si è invece legata strettamente...
Piccola Biblioteca Adelphi, 552
2007 / pp. 171 / € 10,00  € 9,50
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Trattato dell’empietà

«Osservare freddamente Dio – caldamente, lo fu già abbastanza». Per questa impresa, che è già in sé un’empietà, Sgalambro si è scelto come invisibili protettori quei grandi teologi dimenticati, come Suárez o Melchor Cano, che sapevano trattare di Dio con cupa professionalità. Qui,...
Saggi. Nuova serie, 48
2005 / pp. 176 / € 18,00  € 17,10
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Altre edizioni
  • Saggi
    1987 / pp. 176 / € 0,00