IN COPERTINA
Vogatore (1999). Foto di Luke Smalley.
luke smalley. courtesy of clampart, new york city
SINOSSI

Nove uomini, in diverse età della vita, dall'adolescenza alla vecchiaia. Un continente, l'Europa oggi – da Cipro alla Croazia, dalle Fiandre alla Svizzera –, fotografato in una luce cruda, quasi senza ombre. I nove fanno quasi tutte le cose che i maschi sono soliti fare: inseguono donne, le abbandonano, tentano un affare improbabile, cercano un luogo dove vivere un esilio decente, chiacchierano, sognano un'altra vita. E se a ogni capitolo tutto – protagonista, ambiente, atmosfera – cambia, fin dal primo stacco le nove storie sembrano una sola. All'inizio stentiamo a riconoscerlo, il paesaggio che David Szalay ci costringe a esplorare, finché, per ogni lettore in un punto diverso, ciò che abbiamo davanti si rivela per quel che è, in tutta la sua perturbante evidenza: il nostro tempo, quello che viviamo ogni giorno, in forma di romanzo.

«È imbarazzante. E meraviglioso» («The New York Times»).

Volumi dello stesso autore
David Szalay

Turbolenza

«Una diagnostica delle nostre nevrosi, circondate dai suoni alieni delle fredde apparecchiature elettroniche» («L’Espresso»).
Traduzione di Anna Rusconi
gli Adelphi, 714
2025 / pp. 127 / € 12,00  € 11,40
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