Jean-Henri Fabre
Ricordi di un entomologo
Volume secondo
Biblioteca Adelphi, 727
2021, pp. 751, 90 ill. b/n, 32 foto in b/n ft
isbn: 9788845936364
«Voi sezionate gli animali e io li studio vivi. Voi ne fate un oggetto che ispira orrore e pietà, mentre io li faccio amare. Voi lavorate in laboratori di torture, io conduco le mie indagini sotto l’azzurro del cielo, al canto delle cicale. Voi sottoponete la cellula e il protoplasma ai reagenti, io studio l’istinto nelle sue espressioni più alte. Voi scrutate la morte, io osservo la vita. Ma vorrei dire di più: come i cinghiali hanno intorbidato la limpida acqua delle fonti, la storia naturale, questo meraviglioso studio delle prime età, a forza di perfezionamenti è diventata cosa odiosa e respingente. E se scrivo per gli scienziati e per i filosofi, che un giorno tenteranno di gettare luce sull’arduo problema dell’istinto, scrivo anche e soprattutto per i giovani, ai quali vorrei tanto far amare questa storia naturale, che voi invece riuscite solo a fare odiare».
Jean-Henri Fabre
«Lo straordinario esploratore di un mondo lillipuziano, quel vasto mondo che calpestiamo con le nostre scarpe e che così raramente ci degniamo di osservare» (Gerald Durrell).