Pierre Boileau, Thomas Narcejac
Le incantatrici
Fabula, 289
2015, pp. 198
isbn: 9788845929946
La prima volta che Pierre Doutre vede quella incantevole, esile ragazza bionda – «di un biondo luminoso, irreale, che le fluttuava intorno come un riverbero» – è al funerale del padre, il celebre illusionista noto come «professor Alberto». E un attimo dopo gli sembra di vivere in un sogno, o piuttosto in un incubo: perché ne vede un'altra, identica, e pensa che sia una fata, capace di «sdoppiarsi a suo piacimento». Ben presto però scoprirà, con una sorta di voluttuoso stupore, che le fate sono due, ugualmente ammalianti. Di quel padre lontano e assente, del quale nei lunghi anni di collegio si è sempre vergognato, Doutre imparerà il mestiere; e se diventerà famoso quanto lui sarà grazie a un numero costruito proprio sulla incredibile somiglianza tra le gemelle da colei che sembra essere ormai la vera figura dominatrice della sua esistenza: la madre, la rapace Odette. A poco a poco, sedotto dal fascino ambiguo e perturbante delle sue partner, Pierre si ritroverà invischiato in un gioco perverso, un gioco di specchi in cui realtà e finzione, eros e morte, innocenza e colpa si scambiano continuamente i ruoli – con, sullo sfondo, la maschera della morte.
Un gioco di specchi tra realtà e finzione, eros e morte, innocenza e colpa.