Antonin Artaud cercava, al Messico, i Tarahumara la «razza degli uomini perduti» e, introdotto nella tribù, si troverà rovesciato e quasi inchiodato per sempre «dallaltra parte delle cose», che era già la condizione naturale della sua coscienza e il suo destino. Racconterà questo viaggio in Al paese dei Tarahumara, il suo libro più perfetto, scritto sulla superficie di un metallo abbacinante. Qui si trovano i suoi testi più difficili e più ricchi, dove nessuno schermo copre più la sua voce e ogni pretesto deviante è ormai caduto.
Nel settembre del 1937 Antonin Artaud venne arrestato a Dublino, dov'era andato per restituire agli irlandesi il Bastone di San Patrizio. Espulso come «straniero indigente e indesiderabile», sbarcò la settimana dopo a Le Havre già in camicia di forza, pronto per marcire in manicomio a tempo indeterminato. Nel febbraio del 1943, grazie agli sforzi del poeta Robert Desnos, venne...
Con Succubi e supplizi ci troviamo di fronte allultimo Artaud: incandescente, folgorante. Concepito nei primi mesi del 1946 nel manicomio di Rodez stazione finale di una lunga tortura iniziata nove anni prima e segnata da sofferenze e mortificazioni indicibili, fra cui più di cinquanta elettroshock , il testo verrà dettato a una segretaria, che leditore Louis...