Definiti da Sainte-Beuve una «confessione delirante» e da Marc Fumaroli «un capolavoro incompiuto, inconfessabile e destinato alla distruzione», questi frammenti posseggono la violenza straziante della verità: nel rifiutare la giovane donna che gli si offre, il vecchio scrittore ci svela, sull'amore e sul tempo, sulla nostalgia e sulla memoria, molte più cose di quante ce ne abbiano dette in lunghe pagine schiere di verbosi romanzieri.
Questo violento pamphlet, scritto fra l’inverno e la primavera del 1814 per spianare la strada al ritorno dei Borboni sul trono di Francia, fu per Chateaubriand uno di quei gesti risoluti e istintivi che nascono dall’indignazione e tagliano tutti i ponti dietro di sé. Scopo di Chateaubriand era di convincere i francesi che per evitare una nuova repubblica o l’instaurazione di un governo straniero...