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Kiran Desai

Eredi della sconfitta

Traduzione di Giuseppina Oneto

Fabula, 183
2007, 2ª ediz., pp. 391
isbn: 9788845921407

€ 19,50  (-5%)  € 18,53
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IN COPERTINA
Tavola di Ram Singh Urveti per il volume The Night Life of the Trees, Tara Publishing, Chenai, 2006.
SINOSSI

Tutto comincia con un vecchio giudice che vive in una dimora cadente di Kalimpong, alle falde dell’Himalaya orientale, col suo misero cuoco senza neppure un nome, e una cagna, Mutt, che del giudice sembra l’unico amore. Ma questo terzetto in apparenza dimesso diventa, con l’arrivo della nipote del giudice, Sai, l’epicentro di un terremoto narrativo le cui onde si propagano in ogni direzione e raggiungono ogni latitudine: dalla New York degli anni Ottanta, dove il figlio del cuoco lavora in una sfilza di ristoranti nascondendo al padre le miserie della sua avventura americana, alla Cambridge dei primi anni Quaranta, dove il giudice ha frequentato l’università, all’Unione Sovietica, in cui si è interrotto il sogno astronautico del padre di Sai. E nella stessa Kalimpong, mentre si concretano i presagi della rivolta nepalese, Sai intreccia col suo precettore, e futuro nemico, la più inevitabile delle passioni. Già da questi pochi fili si intuisce la ricchezza del sontuoso sari narrativo cui Kiran Desai ha dato la forma di un romanzo appassionante, terribilmente triste e brutalmente comico. E per una volta non serve soffermarsi sul fascino di una voce, e di un mondo intriso di dolore, perché la magia di queste storie tremendamente vere sta anzitutto nel loro elemento più ovvio, ma anche più raro: la prosa amara e calda in cui sono scritte.