Tululù, ossia stupidina: così verrà chiamata da sua figlia, con un affetto velato di condiscendenza, Matilde, la candida, struggente protagonista di questo romanzo inedito di Stelio Mattioni in cui lautore, già ammirato da Bazlen e da Wilcock, di Il Re ne comanda una si conferma ancora una volta magistrale narratore di storie, capace di dare a una vicenda di umile quotidianità, a una minima cronaca familiare, il passo e i toni della favola. Abbandonando il piglio grottesco a cui ci ha abituati, Mattioni assume qui, per raccontarci la sua indimenticabile eroina, una tonalità che è insieme dolente e distaccata, compassionevole e ironica. Ma tutto in Tululù è indimenticabile: la descrizione, per pennellate crude e grumose, di una Trieste popolare e anodina; la scansione di un tempo oppressivo e alienante; il delinearsi delle psicologie attraverso lallusività dei tratti, dei gesti, degli stati danimo; la dissoluzione dei rapporti affettivi e sociali colta attraverso dialoghi asciutti e sospesi. È grazie a questa superba economia del montaggio e dello stile che Mattioni riesce a raggiungere una sua rarefatta classicità e soprattutto a fare di Matilde un «cuore semplice» che non si oppone alla crudeltà e allindifferenza degli altri, ma le abbraccia rifiutando sino in fondo di perdere il suo sguardo infantile e pudico, la sua scandalosa innocenza.
La «figura bianca» di una ragazza in piedi sulla balaustrata di una grande scala di pietra: è la prima apparizione di Alma, il suo primo «richiamo», fra i molti che traverseranno poi la vita di un uomo da lei perennemente attratto e insieme incapace di afferrarla o di decifrare il significato di quel richiamo. Così, alla fine, a quell’uomo «qualsiasi»...
La stanza dei rifiuti racconta le vicende di Alberto e dei suoi (persone di famiglia o che con la sua famiglia avevano avuto a che fare) attraverso mezzo secolo di storia dItalia, fino al secondo dopoguerra, a Trieste: si potrebbe pensare, dunque, che questo romanzo sia unaltra cronaca familiare, dove si intrecciano i fili della storia e dei destini dei singoli. Mattioni, però,...