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Charles Sprawson

L’ombra del Massaggiatore Nero

Il nuotatore, questo eroe

Traduzione di Emanuela Muratori, Gabriele Iannaccaro

La collana dei casi, 34
1995, pp. 304, 16 tavv. f.t.
isbn: 9788845911460

Temporaneamente non disponibile
IN COPERTINA
Bagnanti notturne, di Louise DahlWolfe (1939).
SINOSSI

Prima di scrivere questo libro curioso e indiscreto, cangiante come gli specchi d’acqua di cui si parla nelle sue pagine, Charles Sprawson ha compiuto una nuova impresa natatoria: l’attraversamento dei Dardanelli sulla scia di Leandro, che ogni notte raggiungeva l’amata sull’altra riva dell’Ellesponto. Nel nuoto, nei tuffi, nei corpi nudi immersi nell’acqua, nel richiamo irresistibile degli abissi Sprawson rincorre non solo la storia di uno sport antichissimo e il significato che le diverse culture hanno attribuito all’acqua, ma soprattutto il gioco mutevole e sensuale delle citazioni da autori di tutti i tempi e paesi (che possono essere Swinburne, Omero, Fitzgerald, Byron, Poe, Mishima, ma anche i film della Riefenstahl, di Vigo e la grande tradizione hollywoodiana del musical), molti dei quali trovavano nelle scene acquatiche vissute o rievocate la realizzazione del loro ideale di erotismo. Alla fine del libro, presi da capogiro, restiamo con la sensazione che a percorrere il ventre della terra sia un’unica prodigiosa corrente sotterranea affiorante qua e là sotto le più diverse forme, dalla sorgente cara a Platone al fiume torbido che ogni anno si portava via qualche studente di Eton, dalle piscine californiane alle cascate del Niagara, dal gorgo limaccioso in cui un giovanissimo Kurosawa discese a rischio della vita «per svelarne i segreti» ai bagni turchi dove il fantasma del Massaggiatore Nero di Tennessee Williams celebra ancora i suoi cannibaleschi riti di espiazione. Per chiunque sappia quanto complessa e profonda può essere l’esperienza del rapporto con l’acqua, elemento primo, e di quell’amoroso contatto con essa che è il nuoto, questo libro di Sprawson diventerà essenziale. E come tale, di fatto, lo ha descritto Oliver Sacks: «Un libro meravigliosamente poetico e variegato che parla di nuoto, e del significato che il nuoto ha avuto, passando per Byron e per Goethe, dai Greci ai nostri giorni. Io sono da sempre un nuotatore appassionato, e questa lettura stravagante e incantevole ha dato al mio entusiasmo, finora grezzo e inarticolato, un’intensità e una precisione straordinarie».
L’ombra del Massaggiatore Nero è apparso per la prima volta nel 1992.