Libussa è un breve e incantevole libro di memorie di cui è autrice una cavalla. Per aver ospitato sulla propria groppa tre dei più blasonati posteriori dEuropa, Libussa (nome che evoca leroina di unantica leggenda boema, mitica veggente e fondatrice di Praga) può vantarsi di conoscere la storia meglio di un testimone umano. Consumatosi ormai il disastro della prima guerra mondiale, la cavalla, dopo un breve tirocinio nellarte del parlare, è pronta a raccontare ciò che ha visto e udito ai tempi della sua frequentazione dei sovrani, di cui traccia ritratti tanto spietati quanto esilaranti, con una leggerezza che può anche essere micidiale: la fragile zarina, moglie di Nicola II; Edoardo VII dInghilterra, il re libertino; ma soprattutto il venerato Kaiser, Guglielmo II, perso in un delirio che a ogni pagina si fa più inquietante. Così, attraverso il filtro di una «mentalità cavallina» che la distanza dal mondo umano rende ancora più perspicace, assisteremo alla scena di unEuropa che deraglia verso la catastrofe. Composto durante la primavera-estate del 1921, Libussa apparve a stampa lanno successivo.