Rimuovi da wishlistRimuovi da wishlistRimuovi da wishlist
Aggiungi al carrelloAggiungi al carrelloAggiungi al carrello
In copertina
Sullastuccio: Iris. Illustrazione tratta da Mme de Genlis, Arabesques mythologiques ou les attributs de toutes les divinités de la fable, Barrois, Paris, 1810.
Esponente di punta dellavanguardia scapigliata, raro esemplare di aristocratico dandysmo, raffinato pasticheur dalla verve inesausta erede della grande tradizione portiana e nel contempo aperto alla cultura europea , Carlo Dossi (1849-1910) fu uno scrittore irrimediabilmente troppo avanti rispetto al gusto letterario della società in cui gli toccò di vivere. E proprio a causa di questa sua estraneità alla greve Italia post-risorgimentale è stato a lungo ignorato. Ora, definitivamente uscito dalla clandestinità, ci appare, fra i nostri scrittori di quegli anni, quello che ha cavalcato con più leggerezza londa del tempo, il più vicino alla nostra sensibilità in altre parole, il più ricco di futuro (si pensi solo allespressionismo gaddiano). Curato da Dante Isella, questo volume, che si presenta come un lungamente atteso «Tutto Dossi», propone in unedizione filologicamente ineccepibile fondata su un capillare esame della tradizione manoscritta e a stampa non soltanto scritti ormai noti (come LAltrieri, la Vita di Alberto Pisani, Goccie dinchiostro, La Desinenza in A o Amori) ai quali già Isella aveva riservato fervide cure, ma anche un fascio di testi più rari, che non mancheranno di suscitare, al pari degli altri, fedeli passioni. Le ampie ed esaurienti Note ai testi di Isella forniranno al lettore una guida sicura, consentendogli di ripercorrere le vicende di ogni singolo testo e di penetrare nellofficina di questo solitario discendente di Sterne e Jean Paul.
Goccie d’inchiostro è una vera e propria ‘antologia d’autore’, in cui il Dossi ha raccolto il meglio della sua rapida e guizzante stagione creativa fra gli Anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento. In queste brevi prose, da lui presentate come «quelle scenette, que’ piccoli romanzetti etc. che non esigono troppo inchiostro alla lor trattazione», in queste «briciole letterarie» troviamo...
A trentotto anni, nel 1887, Carlo Dossi chiudeva con Amori la sua carriera pubblica di scrittore. (Ma avrebbe poi continuato, per ventanni, in segreto, a stillare i geniali veleni delle Note azzurre). Questo esile, delizioso commiato dalla letteratura si presenta come evocazione di un ventaglio di donne amate. Ma, per uno spirito così naturalmente dedito allartificio, fantasticatore...