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Elsa Morante

Pro o contro la bomba atomica

e altri scritti

Piccola Biblioteca Adelphi, 201
1987, 3ª ediz., pp. XXVII-143
isbn: 9788845902468

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SINOSSI

Chiunque abbia conosciuto Elsa Morante ricorda la straordinaria forza delle sue convinzioni: nette, drastiche, estreme, nemiche acerrime di ogni mezza misura. Ma finora i lettori dovevano ricavare l’impressione di questa forza attraverso l’opera narrativa della Morante. Oggi, con questo libro, ci possiamo avvicinare ai suoi testi saggistici, che sembrano vibrare ancora della sua voce. Alcuni toccano temi ardui, come la celebre conferenza Pro o contro la bomba atomica, che a distanza di anni appare ancor più illuminata, o il saggio sul romanzo, dove la Morante racchiude in poche pagine la sua idea di letteratura. O le pagine su Saba. O le mirabili riflessioni sul Beato Angelico. In questi saggi il tema centrale è il rapporto dell’artista con la realtà: e la bomba atomica vi appare come emblema di una generale impresa di disintegrazione della realtà, che contrassegna il nostro tempo.
Altri testi, poi, fino a oggi noti a pochissimi, si presentano con aria più frivola e leggera – e rivelano quel lato di gioco di grande eleganza che apparteneva alla Morante ed è una delle sue sfaccettature più segrete. Si tratta della prosa su Piazza Navona, o degli articoli pubblicati sul «Mondo» di Pannunzio, veri gioielli di acutezza e ironia. Soltanto Elsa Morante avrebbe potuto ricondurre il personaggio di Čičikov, protagonista delle Anime morte di Gogol’, all’archetipo di Achille, semplicemente sulla base del suo modo di soffiarsi il naso. Il saggio di Cesare Garboli, che introduce il volume, ci offre la più penetrante lettura fino a oggi dell’opera della Morante, nel segno di una perenne tensione fra la pesanteur e la grazia, secondo i termini di Simone Weil.