IN COPERTINA
Maquette di David Hockney per la scena del bordello nel Rake’s Progress di Stravinskij (1975).
© DAVID HOCKNEY
SINOSSI

Da tempo Kundera accompagna la sua attività di romanziere con una costante riflessione sul romanzo, che è per lui un’arte autonoma, da leggere non già nel «piccolo contesto» della storia nazionale, ma nel «grande contesto» della storia sovranazionale – di quella che Goethe chiamava Weltliteratur. Sterne reagisce a Rabelais e ispira Diderot, Fielding si richiama a Cervantes e con Fielding si misura Stendhal, la tradizione di Flaubert prosegue nell’opera di Joyce ed è nella sua riflessione su Joyce che Broch sviluppa una poetica del romanzo: è questa l’idea che Kundera ci offre del romanzo, organismo delicato, prezioso, che vive di un’unica storia dove gli scrittori dialogano in segreto e si illuminano a vicenda.
Ma non è questo il solo aspetto stupefacente di una riflessione lontana anni luce dall’angustia delle storie letterarie, dal narcisistico gergo della «teoria della letteratura» e dalla seriosità inamidata degli agelasti, coloro che non sanno ridere. Quando parla del romanzo Kundera fa pensare a un pittore che ci accolga nel suo atelier gremito di quadri e ci racconti di sé ma soprattutto degli altri, di coloro che ama e che lo hanno ispirato – vale a dire dei romanzi che agiscono, come una occulta presenza, all’interno della sua opera. E il suo racconto è nitido, di una impressionante trasparenza, e insieme lieve, affascinante. È così, salvaguardando il proprio linguaggio ed evitando scrupolosamente il gergo accademico, che un romanziere come Kundera, capace di strappare il «sipario della preinterpretazione», parla di ciò che più gli sta a cuore: la ragion d’essere del romanzo, «l’ultimo osservatorio dal quale si possa abbracciare la vita umana nel suo insieme».

Volumi dello stesso autore
Milan Kundera

L’arte del romanzo

«... il romanziere non è né uno storico, né un profeta: è un esploratore dell’esistenza» (Milan Kundera).
Traduzione di Ena Marchi
gli Adelphi, 678
2023 / pp. 168 / € 12,00  € 11,40
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gli Adelphi, 678
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Altre edizioni
Milan Kundera

Un Occidente prigioniero

Due interventi esplosivi sulla forza rivoluzionaria della cultura.
Premesse di Jacques Rupnik e Pierre Nora
Traduzione di Giorgio Pinotti
Piccola Biblioteca Adelphi, 776
2022 / pp. 85 / € 12,00  € 11,40
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Piccola Biblioteca Adelphi, 776
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Altre edizioni
L’ultimo romanzo di uno dei più grandi scrittori viventi.
Traduzione di Massimo Rizzante
gli Adelphi, 463
2014 / pp. 128 / € 12,00  € 11,40
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gli Adelphi, 463
2014 / pp. 128 / € 12,00  € 11,40
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Altre edizioni
Milan Kundera

Un incontro

Quando Paul Valéry fu accolto, nel 1925, fra gli «immortali» dell’Académie française, si vide costretto – lui che non aveva grande stima per l’arte del romanzo – a pronunciare l’elogio di Anatole France, suo predecessore. In un ‘panegirico’ divenuto leggendario, non solo riuscì a parlare...
Traduzione di Massimo Rizzante
Biblioteca Adelphi, 538
2009 / pp. 186 / € 17,00  € 16,15
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Biblioteca Adelphi, 538
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