SINOSSI

«La prima fase potremmo chiamarla fede emotiva. La seconda potremmo chiamarla fede metafisica. La terza, disillusione assoluta. La quarta, comprensione estetica». Difficile immaginare che queste parole siano state pronunciate nel 1924 sul piccolo palco di un albergo newyorkese, dove ad assistere Powys nella sua orazione c’era una celebre attrice di vaudeville. Ma con Powys l’immaginazione corrente è sempre destinata a rimanere in difetto.