SINOSSI

Il protagonista di questo romanzo, Cincinnatus C., ha un difetto: è «opaco», nel senso che i suoi pensieri e le sue sensazioni non sono trasparenti agli occhi di coloro che lo circondano – perciò produce «una strana impressione, come di un solitario, oscuro ostacolo in quel mondo di anime reciprocamente trasparenti». In quel mondo, che lungi dall’essere un paradiso – come gli ignari sarebbero inclini a pensare – è piuttosto il suo beffardo capovolgimento, l’opacità non è solo un difetto, ma una grave colpa, forse la più grave: è il segno che rivela la «turpitudine gnostica» del singolo. In quel mondo si viene condannati a morte non per ciò che si fa ma per ciò che si è. Quindi Cincinnatus dovrà essere decapitato – e non sa quando. Cincinnatus non ha fatto nulla di turpe, ma certamente è uno gnostico, se non altro perché vede il mondo attorno a sé come l’abborracciata messa in scena di un funesto demiurgo. E la sua percezione è esatta: la cella, con il ragno obeso che condivide la vita del condannato, e tutto ciò che gli appare – il carceriere, il compagno di prigionia, la moglie in visita con codazzo di parenti e l’amante del momento, la madre, la figlia dodicenne del direttore del penitenziario («volatile fanciulla» in cui si riconoscerà un prodromo, carcerario e lancinante, di Lolita): tutto è parodia. Salvo che, in quel mondo, le parodie uccidono. E uccidono mantenendo un’aria «di calda camaraderie» (è la perfezione della tortura).
Questo romanzo, che Nabokov scrisse nel 1934 a Berlino distogliendosi dalla stesura del Dono, come se costretto da una mostruosa pressione sulla nuca, è il primo e più chiaroveggente ad avere per oggetto la società totalitaria. Il che, oltre alla sua strepitosa inventiva letteraria, dovrebbe bastare a farne un romanzo per tutti.
Invito a una decapitazione è apparso in russo nel 1935 e in inglese nel 1959.

Volumi dello stesso autore
Un’indagine poliziesca alla ricerca del «misterioso fremito dell’arte».
Traduzione di Enrico Terrinoni
A cura di Luigi Giuliani
Biblioteca Adelphi, 774
2025 / pp. 306 / € 25,00  € 23,75
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2025 / pp. 306 / € 25,00  € 23,75
Vladimir Nabokov

Re, donna, fante

«Se qualcuno dubita del genio letterario di Nabokov, non ha che da leggersi la prima pagina di Re, donna, fante» (Marco Belpoliti).
Traduzione di Ettore Capriolo
gli Adelphi, 716
2025 / pp. 290 / € 13,00  € 12,35
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2025 / pp. 290 / € 13,00  € 12,35
Altre edizioni
Vladimir Nabokov

Fuoco pallido

«Il romanzo più perfetto di Nabokov» (Brian Boyd).
Traduzione di Franca Pece, Anna Raffetto
A cura di Anna Raffetto
gli Adelphi, 695
2024 / pp. 320 / € 14,00  € 13,30
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2024 / pp. 320 / € 14,00  € 13,30
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Vladimir Nabokov

Mašen’ka

Il primo, intenso romanzo di Nabokov: uno stile già perfetto, la nostalgia di un mondo perduto, l'attesa di un futuro da scoprire.
Traduzione di Franca Pece
Biblioteca Adelphi, 738
2022 / pp. 150 / € 18,00  € 17,10
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2022 / pp. 150 / € 18,00  € 17,10
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