IN COPERTINA
Victor Hugo, Marine Terrace (1855). Bibliothèque Nationale, Paris.
SINOSSI

Quando, alla fine del secondo pannello della trilogia, il giovane Tito, signore di Gormenghast, trova la forza di strapparsi al suo reame, la cui bellezza si è ormai corrotta in cupa fatiscenza, le parole della madre – «Non esiste un altrove. Tutto conduce a Gormenghast» – sembrano richiudersi sulla sua fuga come una pietra tombale. Scoprirà che un altrove esiste, ma che è divorato non meno di Gormenghast dal Male: la città a cui approda è solcata dalle disumane meraviglie del controllo poliziesco – figure con l’elmetto che paiono scivolare sul terreno, sciami di velivoli senza pilota simili a equazioni di metallo, globi dalle viscere colorate quasi umane –, sottomessa a una scienza dispensatrice di morte. E nei cunicoli del Sottofiume vive una immane popolazione di reietti, fuggiaschi, falliti, mendicanti e cospiratori che non vedranno mai più la luce del sole. Scoprirà che al di là della sua nessun’altra realtà è per lui decifrabile, così come la sua è per gli altri inconcepibile: lontano da Gormenghast non c’è che l’ossessione del ricordo, e la follia. Dovrà, sorretto dall’aiuto di pochi – il gigantesco Musotorto, l’amorosa Giuna, i transfughi del Sottofiume Cancrello, Frombolo e Sbrago –, combattere, sfuggire a insidie, sottrarsi a ogni vincolo d’amore, amicizia e riconoscenza per conquistare l’unica verità che conti: «Era come una scheggia di pietra, ma dov’era la montagna dalla quale si era staccata?». Anche in questo terzo e ultimo volume la vastità di respiro e la potenza visionaria di cui Peake si mostra capace lasciano ammirati, dando ragione di ciò che asseriva C.S. Lewis: «I libri di Peake sono vere e proprie aggiunte alla vita; come certi sogni rari, ci offrono sensazioni che non abbiamo mai sperimentato, ampliando in noi la gamma delle esperienze possibili».

Volumi dello stesso autore
Mervyn Peake

Gormenghast

«Peake ha creato una nuova categoria, il Gormenghastly, e già ci meravigliamo di come prima potessimo vivere senza di essa e ci chiediamo come mai nessuno aveva saputo definirla prima di lui». (C.S. Lewis)
Traduzioni di Anna Ravano e Roberto Serrai
gli Adelphi, 657
2022 / pp. 1170 / € 28,00  € 26,60
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gli Adelphi, 657
2022 / pp. 1170 / € 28,00  € 26,60
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Altre edizioni
Mervyn Peake

Gormenghast

«Peake ha creato una nuova categoria, il Gormenghastly, e già ci meravigliamo di come prima potessimo vivere senza di essa» (C.S. Lewis).
Traduzione di Roberto Serrai
gli Adelphi, 529
2017 / pp. 594 / € 14,00  € 13,30
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gli Adelphi, 529
2017 / pp. 594 / € 14,00  € 13,30
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Altre edizioni
Mervyn Peake

Tito di Gormenghast

Apriamo questo libro e ci troviamo in un mondo parallelo al nostro. È Gormenghast, un immane castello, che nessuno dei suoi abitatori ha percorso in tutti i suoi anfratti. Un tempo, doveva essere pieno di tinte squillanti: ora è un intreccio di crepe, e le tinte sfumano fra grigio, verde lichene, rosa antico e argento. Vi incontriamo esseri disparati:...
Traduzione di Anna Ravano
Biblioteca Adelphi, 112
1981 / pp. 546 / € 26,00  € 24,70
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Biblioteca Adelphi, 112
1981 / pp. 546 / € 26,00  € 24,70
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