2024 / pp. 142 / € 18,00 € 17,10
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Adelphi eBook
2024 / pp. 148 / € 10,99
Perché mai il dottor Mahé continuasse a trascinare l’intera famiglia a Porquerolles nessuno riusciva a capirlo. Sin dalla prima volta che ci avevano messo piede sua moglie si era lamentata del caldo, delle zanzare e della cucina meridionale che le rovinava lo stomaco. E lui stesso si era sentito fuori posto in quell’isola dove tutto gli era ostile, dal cielo di un azzurro troppo intenso agli abitanti, ai pesci che non era capace di prendere. Eppure, in quel «caos indicibile», che come il fondo marino gli causava una sorta di vertigine, aveva scelto di tornare una seconda volta. E poi una terza. Forse perché era ossessionato da un’immagine: quella di una ragazzina vestita di rosso, alla quale non aveva mai rivolto la parola, che «non era una donna, e neppure un corpo», ma «la negazione di tutto quello che era stata la sua vita» – il paesino della Vandea in cui tanti, troppi, portavano il suo stesso cognome, la casa di pietra grigia con le siepi di bosso tagliate in modo maniacale, la madre che gli preparava ancora la biancheria pulita e che gli aveva scelto persino la moglie... E forse perché sapeva che Porquerolles sarebbe stata il suo destino, un destino a cui, al pari di molti degli eroi simenoniani, anche lui non poteva che andare incontro con allucinata e implacabile determinazione.
Terminato a Saint-Mesmin-le-Vieux nel maggio del 1945 e pubblicato l’anno seguente, Le cercle des Mahé, inedito in Italia, è uno dei due romanzi (l’altro è Il mio amico Maigret) che Simenon ambienta interamente nell’isola di Porquerolles, dove lui stesso aveva trascorso lunghi periodi.