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Varlam Šalamov

Višera

Antiromanzo

Traduzione di Claudia Zonghetti

Biblioteca Adelphi, 560
2010, 2ª ediz., pp. 234
isbn: 9788845924910

€ 18,00  (-5%)  € 17,10
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IN COPERTINA
Cella di isolamento di un Gulag nel bassopiano della Kolyma. Foto di Tomasz Kizny.
TOMASZ KIZNY
SINOSSI

Prima della discesa agli inferi della Kolyma, la sterminata distesa di paludi e ghiacci nella Siberia nordorientale dove il regime sovietico portò al massimo livello di efficienza il sistematico annientamento delle sue vittime, Šalamov aveva già avuto modo di sperimentare la durezza della repressione staliniana: arrestato nel 1929 per «propaganda e organizzazione sovversiva», fu infatti condannato a scontare tre anni di lavori forzati in uno dei primi lager sovietici, quello di Višera, nel Nord degli Urali. Al ricordo di quell’esperienza – il primo impatto di uno spirito libero e forte con la spietata realtà politica e sociale del Paese – Šalamov, dopo il rientro a Mosca, torna in due momenti distinti della sua vita. Nel 1961, mentre già sta lavorando ai Racconti della Kolyma, scrive i due frammenti che aprono il volume, La prigione di Butyrki (1929) e Višera: testi incompiuti, eppure fondamentali per introdurre il corpo centrale del libro – quello che nel diario egli definì «l’antiromanzo di Višera», composto tra il 1970 e il 1971, ma destinato a vedere la luce solo nel 1989. In queste pagine, che si saldano indissolubilmente ai Racconti della Kolyma e che spesso ne richiamano temi e personaggi, tanto da costituirne l’indispensabile preludio, prende via via forma l’epopea negativa dei lager staliniani: la storia della loro nascita, di chi li abitò e di chi li diresse, dell’incrudelirsi delle regole che li trasformarono in un perfetto meccanismo atto non solo a infliggere sofferenze estreme, ma soprattutto a stravolgere ogni norma, distruggendo moralmente vittime e carnefici.

Volumi dello stesso autore
Varlam Šalamov

La quarta Vologda

Dopo aver trascorso ventun anni nei campi di lavoro sovietici, in condizioni atroci che egli seppe raffigurare come nessuno, e dopo aver scritto, con I racconti della Kolyma, il grande epos del Gulag, Šalamov volle ripercorrere l’epoca della sua infanzia e formazione a Vologda, città del Nord nivea e cupuliforme, densa di significati sovrapposti...
A cura di Anna Raffetto
Biblioteca Adelphi, 412
2001 / pp. 233 / € 18,00  € 17,10
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Varlam Šalamov

I racconti della Kolyma

Uno scrittore altissimo che ebbe in sorte di vivere e raccontare uno degli orrori più intensi e più vasti che l’umanità abbia escogitato.
Traduzione di Marco Binni
gli Adelphi, 153
1999 / pp. 631 / € 17,00  € 16,15
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1999 / pp. 631 / € 17,00  € 16,15
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