A più di un trentennio dalluscita del suo libro capitale in cui con abbagliante nitidezza indicava nel sacrificio levento primordiale, costantemente ripetuto e trasfigurato, dal quale la società trae la sua origine mediante il legame fra violenza e sacro , Girard riassume e insieme proietta in avanti i fondamenti della propria visione in un testo composito che include una lunga, serrata conversazione. È lo stesso Girard a presentarcelo: «Nei tre saggi che costituiscono la prima parte del libro, come nella conversazione con Maria Stella Barberi che forma la seconda parte, rispondo a obiezioni che mi si rivolgono da tempo, e che non sono mai state affrontate nei miei libri precedenti, o tuttal più sfiorate. Nello stesso tempo, proseguo lesplorazione dei temi che mi stanno a cuore, mediante esempi concreti, e allinterno di un quadro più attuale che nei miei scritti passati». E il lettore non potrà non essere colpito dal fatto che il primo di questi temi è il terrorismo, considerato anchesso come conflitto mimetico, e il secondo il cosiddetto «etnocentrismo» della cultura occidentale. Non privo di punte polemiche (la più acuminata nei confronti di Lévi-Strauss), La pietra dello scandalo rappresenta per René Girard «una tappa significativa», un primo bilancio, egli scrive, «sulle ricerche che vado conducendo da più di quarantanni».
I rovinosi contagi dei terrorismi e dei fondamentalismi del nostro tempo testimoniano in modo definitivo che i rapporti fra gli uomini si fondano su quella violenza «mimetica» a cui Girard ha dedicato lintera sua opera. Questa legge aveva trovato inopinatamente una prima e radicale formulazione, poco tempo dopo la caduta di Napoleone, in un ufficio dell'Accademia militare di Berlino,...
«Il titolo intende riferirsi a quella voce che per tutta la vita mi sono sforzato di ascoltare e trascrivere» spiega René Girard. E quella voce sempre coperta dal «nostro coro unanime» e dalle «mode tiranniche» dellantropologia è lurlo soffocato del capro espiatorio, vittima del linciaggio fondatore. La «realtà»...