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Thekla Clark

«Mio due, mio doppio»

Storia di W.H. Auden e Chester Kallman

Traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti

La collana dei casi, 42
1999, pp. 164, 8 tavv. f.t.
isbn: 9788845914669

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IN COPERTINA
W.H. Auden (New York, 1967). Foto di Jill Krementz.
SINOSSI

Nel giugno del 1951 una giovane americana sbarca a Ischia per una lunga vacanza. Vista con gli occhi di oggi, l’isola aveva allora qualcosa di paradisiaco, soprattutto nella sua zona meno frequentata, intorno a Forio. Là, ogni estate, tornavano W.H. Auden e il suo compagno Chester Kallman (e altri, come Ingeborg Bachmann o Hans Werner Henze, avrebbero seguito il loro esempio), con i quali la nuova ospite stringe un’amicizia che si rinsalderà negli anni. La vita era fervida e informale, adatta a Auden, primo nemico di ogni affettazione. Ciò che qui veniamo a sapere di lui è prezioso: non solo le frasi e le conversazioni memorabili, ma qualcosa di più difficile da catturare – un certo stile di vita, un certo tocco nei sentimenti, un certo modo di trattare con le persone. E insieme, in un preciso contrappunto, intravediamo il complicato rapporto con Chester, poeta ma non eccelso poeta, devoto ma capriccioso, amato sempre fuggente. Di rado l’immagine di un grande scrittore nella vita di ogni giorno ci è stata restituita con tanta perspicuità e affettuosa intelligenza.
Mio due, mio doppio è apparso per la prima volta nel 1995.