Lui, Marcel, insegnava in un liceo dei gesuiti, tentando di coniugare una vocazione religiosa solipsistica e misticheggiante con lavventura, e le avventure, di una curiosità sessuale non propriamente ortodossa. Lei, Élise, era una ballerina di cabaret, quando cabaret voleva dire Satie, Cocteau, Auric, Sauguet... Il loro matrimonio diventa unossessione, esistenziale e letteraria; e proprio perché è unossessione li lega in modo indissolubile (un giorno lui scriverà: «Il matrimonio è lordine religioso a cui appartengo»). Per Jouhandeau, instancabile indagatore della psiche altrui e soprattutto della propria, la vita coniugale è follia, tormento, quotidiana flagellazione; ma, più di ogni altra cosa, è materia da mettere su carta, tema da affrontare con le armi affilate dello scrittore, nonché con tutta limpudicizia e la monumentale acribia del cattolico eccentrico e delluomo dordine contraddittorio. Nascono così le Cronache maritali, forse il più grande jaccuse che sia mai stato concepito contro il vincolo matrimoniale, e tuttavia nel segno della sua inesorabile fatalità. Élise che nella vita reale sostiene impavida il proprio ruolo, concedendo interviste («Una santa al servizio di un dannato...») e facendo uscire luno dopo laltro i volumi di unautobiografia è condannata senza appello fin dalla prima pagina: «In Élise non ho trovato né un soccorso materiale né un sostegno morale, né amicizia né solidarietà né collaborazione...». Diario e romanzo, dramma e commedia, il libro è però molto di più dello spalancarsi indiscreto di unintimità che si spia e vuol essere spiata: nella sua prosa aspra e insieme studiatissima si legge labbandono vertiginoso del grande uomo di lettere a tutti gli umori, a cominciare dal grottesco e dal comico, che la scrittura può restituire. Cronache maritali è uscito per la prima volta nel 1939.
«Un originale, un selvaggio, un sapiente, un demonio, il nostro parroco; nessuno sa quale sia la sua pena segreta, né quale insetto l'abbia punto al momento della nascita». Questo dicono di padre Diverneresse gli abitanti di Port-Salut, che lo hanno soprannominato Simon Mago e sono convinti che «nel fondo di quella vita inverosimile» si nasconda un mistero. Tutto di quello strano prete suscita...
Traduzione di Rosetta Signorini
Con una Nota di Ena Marchi
Una donna immola la figlia, quasi fosse un’offerta sacrificale, all’uomo che adora; un medico di provincia conduce l’amante – dopo averla denudata e averle messo in mano un pugnale – accanto al letto della propria moglie e, come un sacerdote antico, le indica il punto esatto in cui colpire; un giovane parroco uccide la ragazza diciottenne che aspetta un figlio da lui,...