Rimuovi da wishlistRimuovi da wishlistRimuovi da wishlist
Aggiungi al carrelloAggiungi al carrelloAggiungi al carrello
In copertina
Sullastuccio: Clio. Illustrazione tratta da Mme de Genlis, Arabesques mythologiques ou les attributs de toutes les divinités de la fable, Barrois, Paris, 1810.
Con questa antologia crociana fu inaugurata nel 1951 una collana di grande respiro e duratura fortuna: «La letteratura italiana. Storia e testi», promossa da Raffaele Mattioli e edita da Riccardo Ricciardi. La particolarità del volume era data dalla sua insolita composizione, ovvero dal fatto che si trattava di «Pagine tratte da tutte le opere a cura dellautore»: una auto-antologia, insomma, concepita da Croce, allora ottantacinquenne (si sarebbe spento lanno seguente), come una sistemazione complessiva del suo pensiero e quasi come un testamento teoretico e spirituale. Il messaggio che il filosofo intendeva qui trasmettere alla sua epoca e ai posteri era quello di uno «storicismo assoluto», da lui inteso però quale «risoluta affermazione di umanesimo», quale sforzo «unicamente rivolto a sempre più e meglio intendere luomo interiore, lo spirito». In tal senso, «tutto il bene, il più alto e puro, a cui luomo aspira, si ritrova nelluomo stesso, come solo può trovarsi, in drammatica e dialettica lotta con le forze che interiormente gli si oppongono e che segnano il ritmo della sua perpetua ascesa». Se lesercizio di questa dialettica eterna di cui sono frutto la verità e la libertà, la poesia e il bene dovesse mai interrompersi, si spegnerebbe di conseguenza la luce dello spirito in cui luomo consiste. Così, lo storicismo e la sua filosofia, lappello alla ragione critica e alla «religione della libertà» sono nel Croce di questa silloge, più che in ogni altra fase della sua lunga vicenda di pensiero, una professione di alta moralità, alla cui luce vanno lette anche le pagine mirabili di analisi letteraria, poetica e storica che lantologia comprende.
Alla propria «autobiografia mentale» Croce ha dedicato, oltre al Contributo alla critica di me stesso, numerosi luoghi delle sue opere, della corrispondenza e, soprattutto, del diario che per oltre quarant’anni ha tenuto nell’austero intento di «invigilare» sé stesso. Ritagliando da queste fonti i passi più rivelatori, con una...
A cura di Giuseppe Galasso
Prefazione di Piero Craveri
Con questo saggio il giovane Croce, che era stato sino allora un brillante storico locale, scoprì la sua latente vocazione filosofica, indagando le variegate relazioni fra arte, scienza e storia. E qui ritroveremo non solo la «facilità e il calore» con cui lo compose – come cosa che gli «usciva dal cuore» e non già come «più o meno frivola e...