IN COPERTINA
Lars Hertervig, Veduta di Tysvær (1867). Fotografia di Jacques Lathion. Nasjonalmuseet for kunst, arkitektur og design, The Fine Art Collections, Oslo.
SINOSSI

Da Gottfried Benn, che ha sempre scompaginato tutte le categorie, e che ha bollato l’Io come «stato d’animo tardivo della natura, e oltre tutto fugace», non ci si poteva certo aspettare una compita autobiografia che raccontasse gli eventi di un’esistenza. Il paesaggio biografico di Benn è quello del suo alter ego Rönne, «il medico, il flagellante delle cose singole», che non riesce più a sopportare né ad afferrare la realtà, «posto dinanzi all’esperienza della profonda, sconfinata estraneità». Un uomo che non possiede ormai «alcuna continuità psicologica», e che solo a tratti, in una perpetua doppia vita, riesce a ritrovare un’identità, «richiamata dagli abissi ed estorta in una lotta devastante». Questo libro, insieme bilancio e breviario d’artista, ma anche definitiva resa dei conti con la Germania – come il solo Nietzsche, prima, aveva osato –, è un prisma da cui promanano bagliori di pensiero e poesia, vertice di quella «prosa assoluta» di cui Benn è stato solitario cultore nel suo secolo. E proprio lui, avulso come nessun altro dall’«assurdo scorrere della storia», fa affiorare, pagina dopo pagina, il profilo di un’epoca: «...lo sfiorire corticale dei mondi, dei mondi borghesi, i mondi capitalistici, i mondi opportunistici, profilattici, antisettici, prostrati dai nubifragi del politico e dai rivolgimenti del potere, ma scaturiti in fondo dalla sostanziale crisi dell’essere occidentale ». Una crisi che non può trovare una «redenzione antropologica» se non nella forma: «il mondo dell’espressione ... l’ingranarsi di forze esteriori levigate, di superfici temprate e immote. Nulla, ma sopra: smalto».

In un faccia a faccia con la sua epoca, l’autobiografia eterodossa di Gottfried Benn.

Volumi dello stesso autore
«La durezza è il dono più grande per l’artista, durezza contro sé stessi e la pro-pria opera» (Gottfried Benn).
Traduzione di Luciano Zagari
Microgrammi, 12
2021 / pp. 60 / € 5,00  € 4,75
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Microgrammi, 12
2021 / pp. 60 / € 5,00  € 4,75
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Gottfried Benn, Alexander Lernet-Holenia

Arte monologica?

Un memorabile confronto tra Lernet-Holenia e Gottfried Benn.
Traduzione di Amelia Valtolina, Luciano Zagari
A cura di Amelia Valtolina
Biblioteca minima, 75
2018 / pp. 85 / € 7,00  € 6,65
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Biblioteca minima, 75
2018 / pp. 85 / € 7,00  € 6,65
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Altre edizioni
Un breviario minimo sull’inimicizia fra arte e realtà.
A cura di Amelia Valtolina
Biblioteca minima, 70
2017 / pp. 50 / € 7,00  € 6,65
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Biblioteca minima, 70
2017 / pp. 50 / € 7,00  € 6,65
Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello Aggiungi al carrello
Gottfried Benn

Lettere a Oelze

Oelze era un industriale di Brema, molto colto e molto devoto a Benn, che non aveva però occasione di incontrare. Benn lo scelse, in anni dolorosi e difficili, fra il 1932 e il 1956, come cassetta di sicurezza dei suoi pensieri, dei suoi umori e delle sue emozioni più nascoste. Le lettere che gli scriveva diventarono così una sorta di ininterrotto,...
Traduzione di Giancarlo Russo, Amelia Valtolina
A cura di Harald Steinhagen, Jürgen Schröder, Amelia Valtolina
Biblioteca Adelphi, 504
2006 / pp. 417 / € 30,00
Biblioteca Adelphi, 504
2006 / pp. 417 / € 30,00