Un grande scienziato che era anche un grande scrittore ci svela, come in un racconto poliziesco, le strane abitudini di un insetto fuori dal comune: lo scarabeo.
«Voi sezionate gli animali e io li studio vivi. Voi ne fate un oggetto che ispira orrore e pietà, mentre io li faccio amare. Voi lavorate in laboratori di torture, io conduco le mie indagini sotto l’azzurro del cielo, al canto delle cicale. Voi sottoponete la cellula e il protoplasma ai reagenti, io studio l’istinto nelle sue espressioni più alte. Voi scrutate la morte,...
Se si eccettuano api e formiche – che ammiriamo per la loro operosità e organizzazione, ma teniamo comunque alla larga – gli insetti, questi esseri con cui da sempre condividiamo il pianeta, restano per noi degli estranei, il più delle volte fastidiosi e ripugnanti. Eppure, per cambiare il nostro sguardo su di loro, basterebbe aprire a caso una pagina dei Ricordi di Fabre.
Prefazione di Gerald Durrell
Traduzione di Laura Frausin Guarino