«Visto che di tempo ne hai anche troppo,» scrive all'inizio di febbraio 1940 Simone Weil all'amatissimo fratello maggiore, detenuto nel carcere civile di Le Havre per renitenza alla leva (André riteneva suo dovere «fare il matematico e non la guerra») «un'altra buona occupazione potrebbe essere metterti a riflettere sul modo di far intravedere a profani come me in...
A cura di Robert Chenavier e André A. Devaux
Edizione italiana a cura di Maria Concetta Sala
L'incontro tra Simone Weil e alcuni testi della Grecia antica – innanzitutto l'Iliade, Platone, i Pitagorici e i tragici – ha segnato uno dei picchi del secolo scorso. Nulla di quanto la luce della sua mente ha raggiunto è rimasto immutato. In particolare i Vangeli, come se la via regale per capirli non passasse da Gerusalemme, ma da Atene. Il Verbo come mediatore, il soprannaturale...