Chi è Jack Mortimer e perché, appena è salito su un taxi al Westbahnhof di Vienna, qualcuno gli ha sparato uccidendolo sul colpo? E perché mai doveva salire proprio sul taxi del giovane Ferdinand Sponer, che ha già parecchi problemi soprattutto quello di essersi perdutamente innamorato di una fanciulla troppo bella, troppo ricca e troppo aristocratica per lui? Anche lei, il giorno prima, era salita sul suo taxi, ed era stata come unapparizione: «grandi occhi grigi, sotto lorlo di una veletta», «le spalle cinte da una stola di volpe» e per di più, come aveva facilmente scoperto labbagliato tassista dopo averla accompagnata a casa, contessa. Nel corso di una sola notte, lignaro Ferdinand Sponer si trova preso in una girandola di peripezie iperbolicamente tragicomiche, nel corso delle quali, per liberarsi dellingombrante cadavere, sarà costretto ad assumere lui stesso lidentità del morto e ad affrontare, nella suite di un albergo di lusso, la donna che è stata la sua amante e il di lei furibondo marito. Ma questo è solo un minuscolo segmento della incontenibile trama. Rare volte il romanzo novecentesco è stato animato da un tale strepitoso ritmo, che obbliga il lettore a seguire passo per passo e quasi attimo per attimo una vicenda tanto più ossessiva in quanto imprevedibile.
Nel 1952 le colonne della «Neue Zeitung» ospitarono un memorabile dialogo-confronto, attraverso due lettere aperte, tra Lernet-Holenia e Gottfried Benn. Il tema non avrebbe potuto essere più arduo – la natura dell'arte –, e le posizioni più distanti: a Lernet-Holenia che lo esortava a rivolgersi «agli altri, in quei grandi dialoghi sui quali si fonda ogni vera...
«“Il Re delle Due Sicilie”, abbreviato nell'uso in “Le Due Sicilie”, era il nome di un reggimento di ulani dell'esercito austro-ungarico» scrive Sciascia in un'appassionata recensione a questo romanzo «e coloro che vi appartenevano erano “Sizilien-Ulanen”, ulani siciliani». Al crollo dell'impero, quel reggimento non esiste più, e il colonnello...