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Mario Brelich

Giuditta

Biblioteca Adelphi, 523
2008, pp. 200
isbn: 9788845922589

€ 18,00  (-5%)  € 17,10
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IN COPERTINA
Anonimo, Giuditta con la testa di Oloferne (XVI sec.). Museo del Prado, Madrid.
PHOTO 12.COM - ORONOZ
SINOSSI

Mario Brelich è stato uno scrittore del tutto anomalo nel paesaggio letterario italiano: e non solo perché l’intera sua opera narrativa è dedicata a figure ed episodi delle Sacre Scritture, ma anche (o forse soprattutto) perché ognuno dei «capitoli» di quest’opera ci appare come un oggetto tanto più malioso quanto più difficile da etichettare. Ben lo sanno i lettori che ricordano lo stupore e la delizia suscitati in loro dal primo dei suoi «saggi romanzati»: Il sacro amplesso. Questa volta Brelich si misura con Giuditta – l’unica fra tutte le eroine dell’antichità ad «affidare la salvezza della sua città, del suo popolo e l’avvenire del suo Dio esclusivamente alla propria bellezza» – e ne ripercorre la vicenda con la consueta, affabile scioltezza, indagandola con gli strumenti più vari (non ultimo la psicoanalisi). E poiché ha la scienza del teologo e la grazia del narratore, riesce a farci penetrare nel mistero di questa seducente eroina-avventuriera, in quel miscuglio di castità austera e irresistibile sex-appeal che non a caso ha ispirato alcuni fra i più grandi degli «antichi maestri». Con la sua ironica saggezza (e con quella che è stata definita «la disinvolta sfrontatezza» del suo percorso interpretativo), Brelich ci trascina da una digressione a una riflessione, da una interrogazione a una ipotesi – e sempre chiamando in causa il nostro giudizio, la nostra immaginazione, il nostro fiuto investigativo, quasi ci chiedesse di prendere parte attiva alla narrazione come si fa con i bambini a cui si racconta una fiaba. Riesce così a mettere in luce, dei testi sacri (consumati e come spolpati dalle esegesi), qualcosa che tutti sembrano aver trascurato, e a svelarci, in definitiva, aspetti paradossali, o tragici, o talvolta perfino comici, di quelle che usiamo chiamare «le insondabili vie del Signore».

Volumi dello stesso autore
All’età di cinquecento anni, Noè, che sino allora non aveva avuto figli, genera a breve distanza Sem, Cam e Iafet. Poco dopo Dio lo chiamerà per rivelargli un segreto e proporgli un «patto»: l’umanità è condannata a perire nel diluvio, salvo lui e i suoi figli. Ma perché Dio si rivolge proprio a Noè? E qual è il fine di questo «compromesso»?
Piccola Biblioteca Adelphi, 87
1979 / pp. 156 / € 10,00  € 9,50
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L’opera del tradimento

Al vecchio chevalier Auguste Dupin, investigatore dilettante immortalato dalla fantasia di E.A. Poe, mentre rovista fra le ingiallite scartoffie, ricordi di tanti memorabili casi da lui risolti, capita sotto mano una misteriosa cartella che porta l’impegnativa scritta: evadenda. Con grande sorpresa vi scopre l’abbozzo di un suo vecchio racconto sul...
Biblioteca Adelphi, 57
1975 / pp. 265 / € 22,00  € 20,90
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Mario Brelich

Il sacro amplesso

Abramo, che intrattiene con l’Essere da lui scoperto (il Signore) curiosi e complessi rapporti, apprende da Lui che sua moglie Sara gli partorirà un figlio, pegno del patto divino. La notizia non sarebbe così grave se Sara non avesse novant’anni e Abramo cento, e se i loro rapporti coniugali non fossero ormai limitati all’estatica...
Biblioteca Adelphi, 36
1972 / pp. 290 / € 22,00
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