«Necessari, indispensabili, inevitabili: questo è il marchio dei libri di Bernhard» (Ingeborg Bachmann).

«Anzi io affermo – e tenterò soltanto di fornire una prima prova – che ancora oggi moltissime persone non muoiono ma vengono assassinate».

La sola attrice capace di «far sognare il nostro sangue nelle vene».

«Un Io lirico profondamente ambivalente, senza patria, sempre in viaggio di costa in costa, frontaliero...» (Siegfried Unseld).

La prima e più celebre raccolta di racconti di Kafka che sia apparsa in Italia.

Un intenso viaggio a ritroso nella storia del Novecento – il migliore romanzo che la letteratura tedesca ci abbia dato dopo Austerlitz di Sebald.

«Di rado abbiamo fissato scene così intense e allucinanti». (Pietro Citati)

«Esiste ancora la grande letteratura? Tra i pochi esempi c’è l’opera di Sebald». (Susan Sontag)

Il libro più affascinante e generoso di Tullio Pericoli.

Come e quando gli incubi di Lovecraft, le visioni di Philip K. Dick e l’inquietante matematica di Hilbert abbiano finito per diventare qualcosa che assomiglia al nostro mondo. O peggio, che lo è.