Un bel baritono si è rifugiato in Messico per nascondere un inconfessabile segreto. In un locale debitamente malfamato avviene lincontro fatale con una giovane prostituta di sangue indio. La situazione si fa subito tesa, pericolosa, e li induce prima a spingersi verso linterno, poi a rientrare clandestinamente negli Stati Uniti, dove il protagonista ridarà la scalata al successo e quellinconfessabile segreto tornerà a offuscarne la carriera sino alla soluzione finale, tragica nella sua necessità adombrata già nelle prime scene. Come sempre in Cain, latmosfera è torrida e la vicenda avvolta da un velo lucido e intriso di eros, il tutto reso con scarne scene e quei dialoghi anche più scarni, davvero strepitosi, a cui ci ha abituati Hollywood. Ma in questo caso il cinema dellepoca non è stato allaltezza e occorrerà tornare a leggere questo noir esemplare.
Nel 1941, subito dopo essersi affermato, il noir rivolse le sue armi contro se stesso – con questo libro, che alla ferocia del genere assomma quella, anche più implacabile, del mélo. Fino alla sua uscita, le dark lady di innumerevoli romanzi (e di altrettanti film) usavano la seduzione per condurre qualsiasi maschio capitasse loro a tiro a forme di distruzione spesso molto peggiori...
Questa storia quasi intollerabilmente scarna di una passione devastante – che ha per teatro uno scalcinato distributore di benzina su una statale a pochi chilometri da San Francisco, per ostacolo un marito rozzo e brutale e per via di fuga nient’altro che la tenebra – ha stretto, e continua a stringere, con i suoi lettori lo stesso patto di sangue che lega i suoi protagonisti,...