Si ha continuamente notizia di virus dormienti, tollerati magari da secoli, che allimprovviso innescano unepidemia letale contro la quale paiono non esistere difese. La preoccupazione che ha spinto Guido Rossi a scrivere questo «saggio autobiografico» è che al sistema delleconomia mondiale stia accadendo qualcosa di molto simile, e cioè che quel conflitto di interessi latente fin dalle origini in molte forme dello scambio economico si stia oggi propagando allintero sistema del capitalismo, e minacci di diventarne una sorta di struttura portante. Essendo Guido Rossi il padre delle leggi italiane antitrust e sulle scalate societarie, ed essendo stato, in anni assai delicati, presidente della Consob, è difficile pensare a una diagnosi più autorevole. E più inquietante, se si passano in rassegna le cure «omeopatiche» fin qui contrapposte a questa possibile catastrofe, cure che si riassumono nel ricorso, da parte di consigli di amministrazione e assemblee di azionisti, a una celeberrima quanto malferma foglia di fico: letica degli affari. Si impone insomma, Rossi ci fa capire, il ripensamento di tutto un sistema di difese, che altrimenti rischia, per paradosso, di travolgere proprio quelle forme giuridiche ed economiche su cui si reggono le nostre società, e che sarebbe in linea teorica chiamato a proteggere.
Negli anni della Grande Crisi, John Maynard Keynes si spinge a immaginare, per il denaro e il capitalismo, un futuro molto diverso da quello che tutti prevedono. In quel futuro - che è oggi - e nel pieno di un'altra crisi, Guido Rossi dimostra che le congetture di Keynes erano meno ardite di quanto siano sempre parse.
«Quando laccumulazione di capitale di un paese diventa il sottoprodotto delle attività di un casinò, è probabile che le cose vadano male». John Maynard Keynes veniva spesso considerato, dai suoi contemporanei, una fantasiosa Cassandra. In realtà se i suoi vaticini questo, in particolare venissero riletti oggi, sembrerebbero usciti dalla penna...