«Per quanto possa sembrare strano, si resta con un’impressione luminosa, ancorché sgomenta, avendo attraversato l’atmosfera di sgradevolezza, di malessere e di smarrimento, di indecifrabilità, di serpeggiante o esplosiva follia che avvolge i personaggi della Lispector. La grande virtù dell’autrice sta nella decisione di guardare come fioriscono, come si staccano dal fluire opaco dell’esistenza, gli stati di coscienza enigmatici, i collassi dell’identità personale, le fughe impossibili dagli ordini stabiliti».
ALFREDO GIULIANI