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In copertina
Julius Pascin, Il fabbricante di cinti erniari nello harem di Salomone, illustrazione tratta dal volume di H. Heine, Aus den Memoiren des Herrn von Schnabelewopsky, Berlino, 1910.
Scritte fra il 1885 e il 1907 e in gran parte inedite in Italia, le novelle qui raccolte ci riportano alla fase aurorale di un itinerario artistico. Ci sono già tutti i temi che Schnitzler elaborerà in forma più ampia nelle opere successive: lintreccio di amore e morte, la casualità dei destini, il gioco, il duello, i tradimenti, le infedeltà coniugali, la gelosia, il gusto del travestimento, lincessante oscillare fra realtà e finzione, la ricerca di emozioni e sentimenti perduti. Trascorrendo da un registro allaltro, Schnitzler alterna la malinconia del ricordo allo scandaglio dellanimo, lanalisi dellangustia borghese al capriccio del divertissement, e ci consegna una galleria di personaggi che non sanno ancora di essere terribilmente schnitzleriani: mariti traditi, mogli fedifraghe, artisti persi dietro alle loro creazioni, cocotte dalto bordo, aristocratici viveur, studenti squattrinati. Sullo sfondo ma è uno sfondo così pervasivo da impregnare di sé ogni storia , una Vienna tutta presa a officiare i suoi riti nei luoghi deputati (il teatro, il caffè, la sala da ballo, il Prater, losteria dei sobborghi), affatto ignara, si direbbe, dei primi scricchiolii. Così come il suo amico Hugo von Hofmannsthal, che a diciotto anni scriveva liriche e prose di goethiana sapienza, Schnitzler ci offre il rarissimo esempio di una giovinezza in cui la maturità è un dato acquisito e le virtù più ardue da raggiungere quali sobrietà e incisività sembrano appartenere da sempre alla fisiologia dellautore. La piccola commedia apparve per la prima volta nel 1932.
Pubblicata postuma e mai tradotta prima in italiano, la Novella dell’avventuriero è un affascinante torso narrativo, che fa pensare al sommo Ritorno di Casanova. Questa volta, però, la scena è cinquecentesca e la vicenda una sorta di progressiva iniziazione: il giovane Anselmo Rigardi, abile spadaccino di nobile lignaggio, passa attraverso una travolgente serie di avventure, fra briganti e...
Nell’opera di Schnitzler, La signorina Else è un’aria mirabile, che continua a suonare nell’orecchio di chi l’ha sentita anche una sola volta. Fin dalle prime battute, e poi sempre più trascinati sino alla fine, avvertiamo il battito tumultuante del sangue e delle parole che circolano nella testa di Else, l’adolescente «altera», vivida e appassionata. Incombe su di lei, sulle sue nervose...