Ossequioso e collerico, diviso fra paranoica timidezza e incontenibili furori, in queste interviste, per la prima volta raccolte in volume, Gadda parla di sé, delle sue opere perennemente a telaio, del suo lavoro di scrittore e del metodo che lo governa, del successo, di questioni linguistiche e stilistiche, della nostra tradizione letteraria. Irresistibile, in particolare, la galleria di autori prediletti (Manzoni, Parini) o aborriti (in sommo grado Foscolo, il più grande «strafalcionista del lirismo italiano ottocentesco», ma lirrisione feroce non risparmia Carducci, Pascoli, DAnnunzio) delineata nel corso degli incontri con Alberto Arbasino. Ma soprattutto, in ogni occasione, Gadda si difende da tutto e da tutti: dallimbecillità dei critici che si basano sulle «vigenti disposizioni di legge» e sulle «idee fisse», dallodiata accusa di barocchismo e stravaganza, dai gusti e dai vizi nazionali imperanti. Come quando, a proposito del neorealismo, osserva: «Il fatto in sé, loggetto in sé, non è che il morto corpo della realtà, il residuo fecale della storia...». Sempre, in ogni sia pur minima battuta di questo scrittore che si dichiarava «inetto a cicalare con brio», il lettore saprà riconoscere e gustare la fosforeggiante genialità del grande macaronico e l«accensione di intentata novità»del suo linguaggio.
Per il sottotenente Gadda, che l’aveva auspicata come «necessaria e santa», la Grande Guerra si rivela uno scontro durissimo. Più ancora che con il nemico, con ciò che scatenava in lui un’indignazione così violenta da sfiorare la «volontà omicida»: la meschinità della «vita pantanosa» di caserma, che spegne...
A cura di Paola Italia
Con una nota di Eleonora Cardinale
«Saint-Simon era uno dei suoi autori prediletti e anche il cardinale De Retz» ricorda Giulio Cattaneo, testimone degli anni di Gadda alla Rai. Sicché «guai a toccargli gli storici francesi soprattutto quando le critiche erano mosse da storici italiani, così noiosi al loro confronto, senza spirito, senza il gusto del pettegolezzo» – nonché più inclini...