Un irresistibile ritratto di famiglia, firmato dalla regina del perturbante. E la dimostrazione che la differenza tra comico e sinistro è solo una questione di proporzione degli ingredienti.

Un racconto lieve e struggente sulla forza visionaria del sogno d’amore, in cui le rime di Rhoda Levine incontrano la grazia puntuta dei disegni di Edward Gorey.

Un Edward Gorey all’apice della sua verve.

L’altra inimmaginabile faccia di Lovecraft in una sola lettera fluviale a uno sconosciuto, che forse incarna il suo lettore ideale.

Un’indagine poliziesca alla ricerca del «misterioso fremito dell’arte».

«Se qualcuno dubita del genio letterario di Nabokov, non ha che da leggersi la prima pagina di Re, donna, fante» (Marco Belpoliti).

Philip Roth da dove ha veramente cominciato: una seduta di psicoanalisi trasformata in un’anarchica, impenitente, fragorosa standup – e uno dei libri più divertenti che siano mai stati scritti.

Un culto misterioso, un’altra grande storia di amore e sofferenza dalla penna di Michael Bible.

Una scrittrice aliena – un universo narrativo indecifrabile che somiglia a un sogno beffardo e minaccioso – in cinque racconti tradotti per la prima volta in italiano.

«Venerdì santo, nell’anno in cui Ponzio Pilato non è l’unico a lavarsi le mani»: l’anno peggiore della pandemia visto da Alan Bennett.

Dall’autore di Stalingrado e di Vita e destino, un’immagine nitida e sconvolgente dello sterminio degli ebrei in Unione Sovietica, a guerra ancora in corso.

Cinque appuntamenti al buio con lo straniero, ovvero l’arte della traduzione.

«Ho partecipato a una grande battaglia persa per un rinnovamento effettivo della vita» (Varlam Šalamov).

Un Bennett in stato di grazia in due nuovi monologhi.

Il punto d’avvio di una ricerca che segnerà per gli stessi giapponesi la riscoperta di un patrimonio celato sotto i loro occhi.