Questo libro è composto da tre lunghi reportage. Nel primo, William Langewiesche esplora il mondo infero nato sul luogo dove sorgeva il World Trade Center. Nel secondo, ricostruisce momento per momento la dinamica dei crolli. Nel terzo, descrive la lotta quasi per bande che nei mesi successivi all11 settembre ha visto pompieri, poliziotti e dipendenti delle imprese edili contendersi, per ragioni molto diverse, il terreno desolato di Ground Zero. Difficile pensare che sullevento forse più filmato, fotografato e raccontato della storia recente si potesse gettare una luce nuova. E difficile pensare che un pathos freddo e analitico potesse scalfire i sentimenti non sempre autentici che quellevento ha prodotto, e continua a produrre. Eppure, le pagine di Langewiesche ottengono questo sconvolgente risultato. E con i mezzi più semplici, quelli dellosservazione diretta e della descrizione. Dei due bicchieri di succo darancia lasciati a metà in un ristorante che affacciava sul World Trade Center. Delle carcasse di automobili disseminate, a centinaia, nei garage sotterranei. Degli allarmi acustici che suonavano come impazziti nelle cabine dei due 767, segnalando il superamento della velocità consentita a bassa quota. Delle centinaia di scarpe spaiate di cui erano cosparse le macerie. E della collina di detriti raccolti nellimmensa discarica di Fresh Kills, a Staten Island, su cui la bandiera americana sventola come sopra «lavamposto di una spedizione governativa su un pianeta contaminato». La prima edizione in volume di American Ground è del 2002.
Gli omicidi e la solitudine di un tiratore scelto dellesercito americano, e le giornate iperreali dei piloti che da un hangar vicino a Las Vegas guidano i droni sui loro bersagli nelle montagne afghane. Due volti gelidi e feroci di una guerra futura che si combatte già, e che nessuno prima di Langewiesche aveva raccontato.
Dal mattino del 6 agosto 1945 il mondo sa che una guerra nucleare è possibile. Chiunque è in grado di immaginare come verrebbe combattuta, e anche con quale verosimile esito. Ma dopo gli eventi del 1989, e più ancora del 2001, al terrore di bombardieri strategici e missili intercontinentali se ne è sostituito un altro, più paralizzante ancora: lidea che qualcuno,...