Dopo Il rogo di Berlino e Lasciami andare, madre, Helga Schneider continua, con una lucidità e una fermezza al tempo stesso pietose e implacabili, a scavare nella sua memoria, che la obbliga a testimoniare atrocità esemplari del secolo appena concluso. Questa volta, assumendo su di sé il carico di un dolore non suo, ci trasmette il racconto affidato nellestate del 1949 a...
«Dopo ventisette anni oggi ti rivedo, madre, e mi domando se nel frattempo tu abbia capito quanto male hai fatto ai tuoi figli». In una stanza d’albergo di Vienna, alle sei di un piovoso mattino dell’ottobre del 1998, Helga Schneider ricorda quella madre che nel 1941 ha abbandonato due bambini per seguire la sua vocazione e adempiere la sua «missione»: lavorare come...