Entrato a Napoli nel 1943 con la Quinta Armata, il giovane ufficiale inglese Norman Lewis si trovò stupefatto al centro della città delle signorine e degli sciuscià, scena mobile della prostituzione universale, oltre che di unarte consumata dellinventarsi la vita dal nulla. Come non bastasse, fu subito adibito a funzioni di polizia, quindi costretto a constatare ogni giorno le turbolenze, i fantasiosi maneggi e gli imbrogli che si celavano tra vicoli e marina. E capì subito che, di quanto gli accadeva, era il caso di prendere nota. Così, facendo della sua qualità principale, il saper «entrare e uscire da una stanza senza che nessuno se ne accorga», un fatto di stile, Lewis si aggira in una Napoli trasformata dalla guerra in un immenso, miserabile mercato nero e registra tutto sui suoi taccuini. Mentre i colleghi si dedicano alla maldestra realizzazione di piani fantasiosi, come quello di far passare le linee a un gruppo di prostitute sifilitiche per diffondere lepidemia nel Nord occupato, lui indaga su figure e avvenimenti che gli paiono, al momento, del tutto normali: signore in cappello piumato che mungono capre fra le macerie, statue di santi preposti da una folla in deliquio a fermare leruzione del Vesuvio, professionisti in miseria che sopravvivono impersonando ai funerali un aristocratico e imprescindibile «zio di Roma», ginecologi deformi specializzati nel restauro della verginità, nunzi apostolici che contrabbandano pneumatici rubati, e cosi via. I taccuini che Lewis tenne in quel periodo finirono poi per costituire questo libro, di cui il minimo che si può dire è che mai un occhio tanto sobrio e preciso si era posato su una realtà così naturalmente folle e sgangherata. E questo ne fa «unesperienza unica per il lettore così come deve essere stata unesperienza unica per chi lo ha scritto» (Graham Greene). Pubblicato in Inghilterra nel 1978, Napoli 44 è stato definito «uno dei dieci libri da salvare sulla seconda guerra mondiale» («The Saturday Review»).
I lettori di Napoli '44 ricorderanno con quanta naturalezza Norman Lewis si mimetizzasse in qualsiasi ambiente, raccontandolo come non avrebbe potuto se qualcuno dei suoi protagonisti avesse notato la sua presenza. La stessa strategia – lo stesso stile – inimitabile si ritrova anche in questi sette brevi racconti di viaggio, che ci portano in quel mondo di spie che era Aden fra le due...
«Oggi mi è stato ordinato di prepararmi a partire immediatamente per Taranto per imbarcarmi sulla Reina del Pacífico diretta a Porto Said, dove devo raccogliere tremila soldati russi che hanno combattuto contro i tedeschi e poi si sono uniti ai partigiani». A coloro ai quali l’ultima pagina di Napoli ’44 aveva lasciato qualche legittima curiosità sulle ulteriori...