In pochi anni, il Diario di Etty Hillesum ha commosso i lettori di tutto il mondo. Oggi lo troviamo spesso citato fra le testimonianze più alte delle vittime della persecuzione nazista. Ora queste Lettere, scritte in gran parte dal campo di Westerbork, dove la Hillesum volle essere internata, pur potendo evitarlo, ci permettono di udire la voce di Etty fino allultimo, fino a una cartolina gettata dal finestrino del treno che la portava ad Auschwitz. In ogni pagina di questo testo colpisce, ancora una volta e tanto più viva quanto più ci si avvicina alla fine , la determinazione di Etty, la vocazione eroica, che si manifesta nel suo rifiuto di ogni possibilità di salvarsi e nella ricerca testarda di ogni gesto che possa aiutare chi le si trova vicino. E, dietro a tutto, sentiamo risuonare le parole con cui Etty descrisse, con la massima semplicità, la sua condizione: «Credo che per noi non si tratti più della vita, ma dellatteggiamento da tenere nei confronti della nostra fine». Le Lettere apparvero in una prima edizione parziale in Olanda nel 1982.
Il Diario di Etty Hillesum ha commosso i lettori di tutto il mondo, ed è ormai considerato fra le testimonianze più alte delle vittime della persecuzione nazista. Ora la versione integrale delle Lettere, scritte in gran parte dal lager di Westerbork – dove Etty andò di sua spontanea volontà, per portare soccorso e amore agli internati, e per «aiutare Dio» a non...
Traduzione di Chiara Passanti, Tina Montone, Ada Vigliani
All’inizio di questo Diario, Etty è una giovane donna di Amsterdam, intensa e passionale. Legge Rilke, Dostoevskij, Jung. È ebrea, ma non osservante. I temi religiosi la attirano, e talvolta ne parla. Poi, a poco a poco, la realtà della persecuzione comincia a infiltrarsi fra le righe del diario. Etty registra le voci su amici scomparsi nei campi di concentramento, uccisi o...