IN COPERTINA
Albrecht Dürer, Violette. Albertina, Vienna.
SINOSSI

Marina Cvetaeva ha fissato lo sguardo a lungo, tutta la vita, su una divinità terrorizzante: il tempo. E intanto il suo orecchio ascoltava: «Do ascolto a qualcosa che risuona in me in modo costante ma non uniforme, ora dandomi indicazioni, ora dandomi ordini. Quando indica – discuto, quando ingiunge – ubbidisco». Quel «qualcosa che risuona» era la parola della poesia. Il tempo terrorizza perché «corre sempre, corre solo perché corre, corre per correre», ma «non corre in nessun posto», se non nello «squarcio in cui confluisce tutto ciò che scorre». La parola poetica, che si pretende assoluta sin dai grandi romantici, è il paradosso di un imponderabile che permane intatto, preda di noi tutti, che «siamo i lupi dell’impenetrabile bosco dell’Eterno».
Su questa tensione ultima, che vibra un attimo prima di spezzarsi, Marina Cvetaeva ha costruito la sua opera. Il libro che qui si presenta raccoglie alcuni saggi, pubblicati in riviste varie fra il 1926 e il 1933, e mai prima riuniti in volume, che hanno proprio quella tensione come oggetto – e per ciò stesso toccano il segreto della Cvetaeva. Da Novalis a oggi, rare volte l’azzardo della poesia come assoluto ha trovato una formulazione così drastica, così elementare, così soverchiante. La Cvetaeva ascolta le voci, come Giovanna d’Arco, perché opera in lei l’eredità sciamanica della poesia. Ma al tempo stesso acuisce il fanatismo della forma, che è la nostra eredità moderna. In lei, un cuore profondamente arcaico ci trasmette «battiti che danno l’esatta pulsazione del secolo». Le sue parole ci giungono da quella Russia che «non è mai stata sulle carte geografiche della terra», il paese dell’Estremo, quello che incontriamo «all’estremo confine del visibile».

Volumi dello stesso autore
Marina Cvetaeva

Sonečka

Il racconto, smagliante e luminoso, di una frenetica amicizia femminile.
Traduzione di Luciana Montagnani
A cura di Serena Vitale
Piccola Biblioteca Adelphi, 733
2019 / pp. 287 / € 14,00  € 13,30
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Piccola Biblioteca Adelphi, 733
2019 / pp. 287 / € 14,00  € 13,30
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Altre edizioni
Marina Cvetaeva

Deserti luoghi

Sono qui raccolte le lettere scritte da Marina Cvetaeva dal dicembre 1925, anno in cui lasciò la Boemia per la Francia (Parigi, dapprima, poi sempre più miseri sobborghi della capitale), al 31 agosto 1941, giorno in cui morì suicida a Elabuga, una cittadina della Repubblica Autonoma Tatara dove era sfollata insieme con il figlio (il libro...
A cura di Serena Vitale
Biblioteca Adelphi, 215
1989 / pp. 564 / € 34,00  € 32,30
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Biblioteca Adelphi, 215
1989 / pp. 564 / € 34,00  € 32,30
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Altre edizioni
Marina Cvetaeva

Il paese dell’Anima

«Abbiate paura delle mie lettere, e cioè bruciatele o custoditele con cura... Io sono più passionale di Voi nella mia vita epistolare: persona di sentimenti, nell’assenza mi trasformo in creatura di passioni, giacché la mia anima è passionale, e l’Assenza è il paese dell’Anima». Queste parole scrisse Marina...
A cura di Serena Vitale
Biblioteca Adelphi, 201
1988 / pp. 456 / € 30,00  € 28,50
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1988 / pp. 456 / € 30,00  € 28,50
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