SINOSSI

Scrive il profeta Amos: «Come un pastore salva dalla gola del leone due zampe o un brandello d’orecchia, così saranno salvati i figli d’Israele». In questa paradossale immagine di un’esile salvezza tra le fauci della rovina è il centro delle riflessioni di Sergio Quinzio, «credente nella verità cristiana sine glossa», che nelle pagine di questo libro si spinge a «farsi le più difficili domande circa la fede, quelle che non avrebbe mai osato». Nulla di più estraneo, dunque, a quel cristianesimo oggi corrente che si presenta come «rilancio mondano di ogni genere di trionfali sacralità». Qui, al contrario, l’insistenza sulla speranza lungamente delusa, sulla contraddizione non sanata, sul dolore irrecuperabile e sulle devastazioni della morte avvicinano Quinzio al più temerario discrimine: quello fra l’invocazione del Regno e la blasfemia. Simile, qui più che mai prima, anche per la forma spezzata, aforistica, narrante che la sua prosa assume, a certi maestri chassidici, insieme tenerissimi e violenti, che erano pronti a insultare Dio pur di non diminuirne in nulla l’incombente, oscura e impenetrabile maestà, Quinzio ha raggiunto in queste pagine la massima esasperazione dei suoi temi, scrivendo una testimonianza che spicca nella sua solitudine.

Volumi dello stesso autore
Guido Ceronetti, Sergio Quinzio

Un tentativo di colmare l'abisso

Nel 1983, recensendo La rovina di Kasch di Roberto Calasso, Guido Ceronetti co­sì descriveva la «banda neognostica» che formava la galassia Adelphi: «divergono le iniziazioni, i maestri, i cammini, le venerazioni; c'è tuttavia la comunione generica dei fini (salvarsi come scopo del pensiero, salvezza per mezzo della conoscenza),...
A cura di Giovanni Marinangeli
La collana dei casi, 99
2014 / pp. 444 / € 34,00  € 32,30
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La collana dei casi, 99
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La parola profetica ed escatologica – che fu quella delle prime origini cristiane – è perduta da secoli: la perdita del linguaggio è la perdita dei contenuti, che, attraverso le diverse trascrizioni, si diluiscono, diventano ambigui e infine vengono abbandonati come insignificanti. Eppure il linguaggio della immemorabile religione...
Saggi. Nuova serie, 74
2014 / pp. 153 / € 18,00  € 17,10
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Saggi. Nuova serie, 74
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Altre edizioni
Sergio Quinzio

La croce e il nulla

A Venezia, Quinzio annota: «Una società che costruisce le paradisiache cupole e volte d’oro di San Marco è necessariamente una società che costruisce infernali prigioni accanto allo splendore di Palazzo Ducale. Ontologia forte, orrenda ontologia forte, alla quale non vedo altra alternativa che la croce, o il nulla». Questo libro...
Saggi. Nuova serie, 51
2006 / pp. 226 / € 30,00  € 28,50
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Saggi. Nuova serie, 51
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Altre edizioni
  • Saggi
    1984 / pp. 226 / € 0,00
Sergio Quinzio

Religione e futuro

Già nei primi anni Sessanta (quando apparve, quasi clandestinamente, questo libro) la riflessione di Sergio Quinzio era centrata sul lento e graduale dissolversi della religione all’interno di una modernità che ha reso gli uomini incapaci di credere e di sperare. E proprio contro questa idea – al tempo stesso tracotante e fragile – della modernità...
Piccola Biblioteca Adelphi, 460
2001 / pp. 170 / € 10,00  € 9,50
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