Il villaggio dei solenni Meo, nel Laos, pervaso dallodore «di immensa stravaganza» delloppio, dove tutto sembra sospeso; il lampo doro, destinato a durare per leternità, che gli occhi e i capelli di Ignazio, lamico adolescente, mandano un giorno su un campo da tennis; la tigre avvolta dalla nebbia e come «distesa su piume o aria» che appare dimprovviso, alla luce dei fari, su una strada della Malesia; il pavillon fuori moda dove fra spumeggianti bicchieri di Itala Pilsen, giovani donne fasciate di seta e ufficiali tedeschi col monocolo pochi minuti di oscuramento e il fischio degli Stuka possono condensare la guerra; l«arruffio di gesti tutti precisamente sintonici» che nel ricordo si rivelerà essere lamore; lo sguardo appannato, «come una pellicola selvatica poggiata sulla cornea», di una delle più famose spie, Kim Philby, colto in un albergo di Mosca. Sono gli inattesi lampi di verità, gli improvvisi scatti della memoria, le irripetibili manifestazioni dellarte della vita offerti ai lettori del «Corriere della Sera» fra laprile del 1982 e il marzo del 1983: e non è un caso che, quasi a radunare idealmente questi brevi testi di massima densità in un terzo e più malinconico sillabario, Parise avesse scelto la rubrica Lontano. Perché quello che si impara sembra dirci Parise lo si impara di colpo, da un momento allaltro, ma per lo più nel ricordo, quando ormai è troppo tardi. E il mistero lo si può forse risolvere, ma una sola volta e per qualche secondo e come «azzeccarlo, nella instancabile roulette»?
Benché uscito dopo la sua morte, questo libro porta a compimento un progetto di Parise: radunare intorno a Gli americani a Vicenza – dove l'arrivo delle truppe della SETAF assume i caratteri stralunati di una minacciosa invasione aliena – una costellazione di altri racconti più o meno coevi.
Con una Nota introduttiva di Cesare Garboli
A cura di Domenico Scarpa
Gadda e Parise cominciano a frequentarsi nel 1961, allorché Parise acquista una casa a Monte Mario, non lontano dall'appartamento di via Blumenstihl 19 dove Gadda è approdato dopo lunghe peregrinazioni e innumerevoli camere d'affitto. Gadda ha quasi settant'anni, è sopraffatto da una gloria tardiva, atterrito dai «fucili puntati» di Garzanti e Einaudi e dalle «onoranze»...