Come nasce un ritratto e cosa c’era prima? Come si forma l’immagine mentale di un volto – non meno geroglifica della sua controparte fisica – e quali sentieri deve percorrere la mano di un disegnatore per tentare di raggiungere quella verità nascosta e inafferrabile?
Che Tullio Pericoli possa contare su quella ‘seconda vista’ che per Leopardi era prerogativa dell’uomo «sensibile e immaginoso» è fuori di dubbio. Come sarebbe riuscito altrimenti a far affiorare dagli «angoli più segreti della memoria, che sono nascosti non solo negli spazi della mente ma anche in quelli più ampi del corpo», le figure che qui...