SINOSSI

Credo che quest’opera di filosofia della mente sia di grandissima importanza» ha scritto Hilary Putnam a proposito di Brainstorms. E Noam Chomsky: «Con tocco sicuro e una grande capacità di comprensione Dennett ha sottoposto ad analisi questioni che si pongono sulla frontiera dello studio scientifico della mente e del cervello – o forse già un po’ al di là di essa». Da parti ben distinte, dunque, questo libro è stato accolto come un passo decisivo in un’area dove oggi si svolge la ricerca più palpitante – la stessa che viene attraversata da Hofstadter nel suo Gödel, Escher, Bach. Ma a tutto questo va aggiunto che, pur nel rigore della sua indagine, Dennett è riuscito a dare al suo libro una forma estremamente invitante, che «obbliga il lettore a pensare», come ha scritto Ned Block.
Brainstorms è apparso per la prima volta nel 1978.

Volumi dello stesso autore
Daniel C. Dennett, Douglas R. Hofstadter

L’io della mente

«Che cos’è la mente? Chi sono io? Può la mera materia pensare o sentire? Dov’è l’anima? Chiunque si trovi ad affrontare queste domande precipita in un mare di perplessità. Questo libro vuole essere un tentativo di rivelare queste perplessità e portarle in piena luce... vuole dunque provocare, infastidire e confondere...
Traduzione di Giuseppe Longo
A cura di Giuseppe Trautteur
gli Adelphi, 35
1992 / pp. 496 / € 22,00  € 20,90
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